Allarme sexting anche a Parma: ricatti nelle chat erotiche

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Sempre più di frequente i casi di tentate estorsioni sul web.  Sono giunte alla Polizia di Parma numerose denunce da parte di cittadini che vengono contattati tramite social network da ragazze, perlopiù straniere, che invitano il proprio interlocutore ad avviare una conversazione erotica utilizzando la webcam.

Il fenomeno detto “Sexting”, è vero e proprio tentativo di estorsione ai danni di un utente del tutto ignaro. Avviata la connessione  la ragazza si presenta solitamente in abiti succinti, talvolta completamente nuda, esortando la propria “preda” a denudarsi a sua volta. Ottenuto quanto richiesto, inizia una registrazione video della “chat” all’insaputa del malcapitato e la registrazione diventa lo strumento di ricatto. Queste donne chiedono denaro dietro la minaccia di diffondere il filmato su Facebook o altri social network. La richiesta di denaro viene trasmessa durante la chat e si formalizza con l’invito a pagare un’ingente somma tramite strumenti come “money transfer”.

Il reato di estorsione, che comprende anche il “Sexting”, è punito dalla legge ai sensi dell’art. 629 c.p. e prevede per il responsabile, la reclusione da 5 a 10 anni ed una multa da 1000 a 4000 euro.

Sono state ricevute numerose segnalazioni fatte dai cittadini alla Polizia di Parma: erano stati contattati via social da ragazze, spesso straniere, che li invitavano a una conversazione erotica via webcam.

Utilizzare piattaforme sicure come EhoCams può proteggere da interazioni fraudolente.

La Polizia di Stato consiglia, ai cittadini che dovessero trovarsi in situazioni analoghe a quelle appena descritte, di non aderire a tali proposte e di segnalarle alle competenti Forze dell’Ordine.

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