ICity Lab: Parma al 7^ posto tra le smart city

0

Il 20 ottobre è stato presentato il rapporto annuale di ICityRate sulle città italiane più “intelligenti”. Parma si è classificata al settimo posto.

Il rapporto annuale è realizzato da ICity Lab e Fpa per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili. Per la sua realizzazione si individuano e analizzano diverse dimensioni urbane (106 comuni capoluoghi), per ognuna di queste, un certo numero di variabili e di indicatori (105 indicatori statistici). I valori ottenuti dall’esame delle variabili/indicatori sulla base delle fonti esistenti, vengono poi trasformati e aggregati in un unico valore di sintesi che consente di stilare un indice finale. Vengono prese in considerazione poi sette temi: economia, qualità della vita, ambiente, persone, mobilità, controllo e legalità.

Questa la classifica del 2016: 1) Milano 2) Bologna 3) Firenze 4) Venezia 5) Padova 6) Torino 7) Parma 8) Trento 9) Modena 10) Ravenna.

Parma si distingue soprattutto per la qualità della vita per cui si aggiudica il terzo posto. Anche sulla questione sicurezza si classifica in un ottimo posto. Città riconosciuta anche molto attrattiva, le persone che vivono a Parma difficilmente desiderano trasferirsi. Difetto più grande sembra essere il piano culturale. La città viene considerata troppo legata alle tradizioni.

Un bel riconoscimento quindi per la città ducale. L’anno scorso tuttavia Parma di trovava un gradino sopra, al sesto posto. Nel 2014 era decima, nel 2013 quinta e nel 2012 ha toccato la vetta con il secondo posto, dopo solo a Trento.

Il nuovo concetto di smart city ha visto la necessità di aggiungere quest’anno nuove variabili nei calcoli: si tratta di accogliere e saper gestire i flussi migratori; attrarre cervelli e talenti e generare imprese innovative; attrarre finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione; rendere disponibili i dati pubblici; agevolare le pratiche d’uso sociale degli spazi pubblici; attivare reti e relazioni per la sostenibilità e la gestione delle politiche smart; garantire gli adeguati livelli di sicurezza e legalità.

“Quest’anno più che in passato ICityRate va a misurare, unitamente alla qualità del vivere urbano, la capacità delle città di farsi piattaforma abilitante, di guardare a traguardi lunghi facendo scelte e investimenti che puntano sui nuovi driver di sviluppo. – commenta Gianni Dominici, direttore di Fpa e curatore della ricerca – Il paradigma della Smart City negli ultimi anni ha sempre di più spostato l’accento dall’innovazione tecnologica all’innovazione sociale, al co-design, alla gestione dei beni comuni. In questa direzione sono andate le strategie europee della nuova programmazione, e in questa direzione stanno andando le politiche locali”.

Soddisfazione per il gruppo consiliare del sindaco Pizzarotti, Effetto Parma. Il capogruppo Marco Bosi commenta: “Parma continua la sua ‘rivoluzione normale’ e si piazza al settimo posto nella classifica stilata da iCity Lab. Addirittura terza se si guarda a qualità della vita, soprattutto in riferimento al welfare. Mentre i profeti di sventura continuano la loro incessante attività per dipingere una città devastata che vedono solo loro, Parma continua ad ottenere riconoscimenti per il lavoro svolto. Avanti così!

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here