Precarietà e lavoro, un binomio diffuso anche a Parma

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Precarietà e lavoro ormai sono indissolubilmente legati a formare un triste binomio. Due parole che apparentemente sembrano contraddittorie e che invece, in questi ultimi anni, sono complementari. Sempre più si sta andando verso un lavoro fatto di precariato. Certo, il posto fisso non esiste quasi più, ma anche quel poco di lavoro a tempo determinato sta diventando una rarità, anche per colpa dell’introduzione dei voucher.

In molti pensavano sarebbero stati un grande aiuto per le imprese, invece si stanno rivelando non esattamente un idillio. Il voucher è la quinta essenza del precariato, un’arma a doppio taglio, laddove il lavoratore non ha garanzie, ma nemmeno il datore le ha, e se il lavoratore decide all’ultimo minuto di non presentarsi sul posto di lavoro il datore non ci potrà fare niente. Del resto cosa si pretende per 7,50 euro netti all’ora? Per molti possono essere tanti, ma per quei lavoratori che venivano ragolarizzati con un contratto a chiamata e che ora si vedono catalogati tra gli occasionali, quando spesso di occasionale vi è ben poco, non è il massimo. Molti stagionali hanno lasciato il Paese proprio per questo cambiamento non esattamente conveniente per i lavoratori.

Ma quali sono le possibilità concrete per chi non vuole sottostare al “voucher selvaggio”? Chi ha in mano un mestiere fa bene a cercare lavoro fuori dall’Italia, come camerieri, baristi, chef, e via discorrendo. Una strada da valutare è sicuramente quella del lavoro da casa dove per lavoro da casa si intende per lo più il forex che negli ultimi anni, alle persone capaci, sta dando diverse soddisfazioni. Ovviamente non ci si deve aspettare guadagni a tanti zeri, anche perché ci sono delle commissioni  da pagare che sono comunque variabili tra le varie piattaforme trading, ma è comunque una possibilità che serve per arrotondare.

Possibilità che nel caso di dipendenti in condizioni precarie può significare anche arrivare tranquillamente alla fine del mese. Non tutte le aziende, infatti, sono in grado di garantire un salario ai propri dipendenti, come sta facendo Parmacotto che nonostante le difficoltà momentanee ha promesso lo stipendio ai suoi operai, e proprio in questi casi avere un secondo introito, perché per quanto piccolo, può significare davvero restare a galla senza stenti.

 

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