Bormioli Rocco: 12 indagati, Procura chiede sequestro dell’azienda

0

Accusate di aggiotaggio e false comunicazioni sociali. Sono dodici le persone indagate tra amministratori e sindaci, alcuni non più in carica, finiti nell’inchiesta della Procura della Repubblica sulla Bormioli Rocco Spa.

Le indagini, avviate dal sostituto procuratore Paola Dal Monte, partono da anomalie che si sarebbero riscontrate nel bilancio 2014 dell’impresa. Secondo l’accusa, che si basa su consulenze di esperti, tra cui alcuni commercialisti di Parma, il consiglio d’amministrazione con il via libera dei sindaci non avrebbe valutato correttamente alcune poste di bilancio e certe voci approvate non sarebbero corrette secondo i principi contabili.

Il Tribunale di Parma deciderà a metà settembre sulla richiesta di sequestro della Bormioli Rocco Spa chiesto dalla Procura della Repubblica. Nelle scorse settimane si è tenuta presso il tribunale l’udienza cautelare d’appello. Il pm Dal Monte aveva chiesto al gip il sequestro dell’azienda e delle quote societarie, ma il giudice Alessandro Conti ha rigettato la richiesta. L’accusa ha quindi impugnato il provvedimento.

La storica azienda del vetro di Fidenza ha affidato la sua difesa a una controperizia di Stefania Chiaruttini, consulente tecnico della Procura di Milano che si è occupata anche del crac Parmalat. La relazione della commercialista sarebbe giunta a conclusioni opposte rispetto a quelle dell’accusa.

Sul tavolo ci sono quindi le richieste della Procura per il sequestro dell’azienda e delle quote societarie a cui il Tribunale dovrà dare una risposta. La speranza però è che non ci siano ripercussioni sui lavoratori del colosso del vetro: il gruppo Bormioli Rocco ha un organico di 2 mila dipendenti, 8 stabilimenti produttivi per l’Europa, 7 filiali commerciali, 2 atelier, 8 negozi e un’esportazione internazionale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here