I carabinieri del Comando Provinciale di Parma, nell’ambito dell’operazione denominata “Attila”, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Parma, per furti di gasolio, automezzi ed attrezzi da lavoro, da ditte e cantieri della provincia.
I cinque arrestati, moldavi e rumeni, sono accusati di aver commesso 13 furti in meno di tre mesi riuscendo ad asportare circa 8.350 litri di carburante (per un valore di circa 11mila euro) oltre a due automezzi e svariati attrezzi da lavoro.
Sono inoltre state denunciate 12 persone, in gran parte moldave ma anche tre italiane, accusate di ricettazione per aver acquistato a prezzo scontato (tra 90 centesimi e un euro) il carburante rubato.
Le modalità d’azione erano sempre le stesse: durante il giorno i malviventi facevano un sopralluogo per poi entrare in azione al calar della notte. Forzavano le recinzioni di cantieri o ditte, danneggiavano i serbatoi dei mezzi prescelti e riempivano taniche e taniche di carburante per poi fuggire in fretta e provvedere in brevissimo tempo alla rivendita.
Tramite intercettazioni e pedinamenti, i carabinieri sono riusciti a risalire alla loro identità e hanno provveduto a una perquisizione nelle loro abitazioni di Parma e Colorno. Sono così stati recuperati circa 400 litri di carburante stoccati in un garage, una pistola a salve e un inibitore di frequenza che aveva il compito di sabotare le comunicazioni radio delle forze dell’ordine.
Le indagini, partite nel 2013 con un primo arresto in flagranza di tre persone, si sono concluse nelle scorse ore portando in carcere uno dei cinque arrestati e ai domiciliari gli altri quattro.
