Un operaio moldavo di 29 anni è stato arrestato dai Carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale: condannato per direttissima a 10 mesi di reclusione, è già libero con la condizionale perché incensurato. Su di lui pende anche una condanna per lesioni e maltrattamenti in famiglia.
La pattuglia dei Carabinieri è intervenuta alle due di venerdì mattina in via Azzolini, dietro il Barilla Center dopo la richiesta d’aiuto al 112 da parte della moglie del moldavo, una connazionale classe 1989: dopo una lite per futili motivi, era stata aggredita dall’uomo, ubriaco.
Poi la donna, scappata in strada col figlioletto di sei anni, ha atteso l’arrivo degli uomini dell’Arma indicando loro dove l’uomo aveva celato, poco lontano, un coltello da cucina, gridandole “se chiami i carabinieri li ammazzo”.
All’arrivo degli stessi, supportati da una Volante, il moldavo, raggiunto in casa, ha tentato la fuga, poi, ha preso a pugni l’auto della Polizia. Gesto che, unitamente alle minacce, gli è costato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
La donna, medicata per alcune ecchimosi al collo e a un braccio, è stata giudicata guaribile in cinque giorni.
