Si finge affilata ad Enel, conosce già tutti i dati bancari di non-ancora-clienti ignari, trasforma i no in sì e preleva 130 euro dai conti correnti. Switch Power è già stata segnalata, anche su riviste come Altrocunsumo, come nuova compagnia della turffa energetica.
Ma vittima anche un lettore parmigiano, ma basta sfogliare il web per accorgersi che è in buona compagnia.
“Ho riscontrato un addebito sconosciuto sul conto bancario, a favore dell’azienda Switch Power.
Con una ricerca su internet io e mia moglie siamo risaliti al sito web dell’azienda e abbiamo contattato il loro call center per chiedere delucidazioni, scoprendo che esiste un contratto per la fornitura di energia elettrica.
Primo problema: ricordiamo nitidamente la conversazione, ricordiamo di aver declinato l’offerta e di aver pensato che non capivamo il senso di dover anticipare 130 euro in conto spese.
Abbiamo un altro ricordo nitido: che pochi giorni prima una ragazza si era presentata alla nostra porta, per proporre proprio Switch Power, era stata molto insistente, e, quando l’abbiamo messa quasi forzatamente alla porta aveva inveito e gridato insulti“.
Poi, il nulla, fino all’addebito. Addebito fortunatamente già stornato dalla banca. Dunque, una storia a lieto fine? “Secondo lei c’è il lieto fine in una storia che vede il nostro conto corrente violato da uno pseudo-gestore cui abbiamo detto no e che si è preso i dati da Enel?“.
In effetti.
Basta spulciare il web per capire come il caso non sia isolato, anzi come in alcuni casi, siano state create tracce audio fasulle. Ecco il racconto di una giovane coppia, affidato ad Altroconsumo:
“In data 7 Settembre abbiamo riscontrato un addebito sconosciuto sul conto bancario, datato 30 Agosto, a favore dell’azienda Switch Power. Con una ricerca su internet siamo risaliti al sito web dell’azienda e abbiamo contattato il loro call center (sempre in data 7 Settembre) per chiedere delucidazioni. L’operatrice ci ha informati che esiste un contratto per la fornitura di energia che la mia ragazza, intestataria attuale della fornitura, avrebbe attivato telefonicamente dal 9 Agosto.
La mia ragazza conserva un chiaro ricordo della telefonata in questione, per il modo sospetto in cui si era svolta: l’operatore si era qualificato come un rappresentante del nostro attuale fornitore (Enel Energia), e parlava non di un’offerta ma di una modifica unilaterale e inevitabile del nostro contratto. L’operatore incalzava altresì la mia ragazza a “confermare”, mentre lei contestava all’operatore che se il cambiamento era inevitabile, non c’era nulla da confermare.
Immediatamente dopo la chiamata abbiamo contattato il supporto clienti di Enel Energia, che ci ha confermato che nessun loro operatore ci aveva contattato e che non era prevista alcuna modifica contrattuale. In data 8 Settembre, Switch Power ci forniva via email un file audio con la sottoscrizione telefonica del contratto, datata 10 Agosto. Abbiamo trovato gravissimo che si trattasse di una registrazione relativa a una telefonata mai avvenuta, con spezzoni di voce registrata della mia ragazza incollati su un dialogo diverso. Abbiamo inviato due richieste di rescissione del contratto e la richiesta della cancellazione di tutti i nostri dati in loro possesso, attraverso il form sul sito http://switchpower.it/contatti/ e all’indirizzo email indicato per i recessi, prepay.switchpower@gmail.com. In mancanza di risposta, in data 12 Settembre richiamavo il call center, dove l’operatore mi informava della scadenza dei termini per esercitare il diritto di ripensamento (14gg). In data 7 Settembre abbiamo anche inviato una segnalazione all’AGCM, e respinto l’addebito presso la filiale della nostra banca”.
Ecco i punti in comune tra le truffe segnalate:
- la telefonata di un operatore che si spaccia per Enel Energia (in genere l’operatore di cui sono realmente clienti queste persone);
- la conoscenza di tutti i dati personali, Iban compreso, senza che l’utente li abbia comunicati ad altre società di fornitura energia;
- un addebito di 130 euro a favore della ditta Switch Power srl. a seguito della telefonata e senza che l’utente abbia mai dato il consenso.
Ma chi è Switch Power? Si conosce pochissimo. Il prezzo dell’energia non è nemmeno dei più competitivi, e non sono forniti i costi aggiuntivi.
Di sicuro Switch Power non segue neppure le delibere di ARERA che prevedono, per i contratti conclusi telefonicamente o fuori dai locali commerciali, una chiamata di recall per accertarsi dell’effettiva volontà del consumatore di sottoscrivere l’offerta.
Cosa fare in caso di truffa? Chiedere lo storno alla Banca, fare reclamo, segnalare. Sperando serva a limitare la nuova frontiera della truffa.