Massacro Habassi: chiesti 30 anni per Del Vasto e Alberici

0

Continua il processo sull’omicidio di Mohamed Habassi, il ragazzo tunisino barbaramente ucciso in una spedizione punitiva da 6 uomini a Basilicagoiano nella notte tra il 9 e il 10 maggio 2016.

Dopo la prima udienza nell’aprile del 2017 il giudice ha acconsentito al rito abbreviato per tutti e sei i coinvolti. Il rito abbreviato consentirà di chiudere il processo nella fase preliminare, senza dibattimento, permettendo agli imputati di beneficiare dello sconto di un terzo della pena, evitando così, in caso di condanna, l’ergastolo. Ergastolo che avrebbero rischiato in particolare Luca Del Vasto e Alessio Alberici, i due italiani arrestati la stessa notte  dell’omicidio dai Carabinieri.

Ora l’accusa chiede 30 anni per Luca Del Vasto, il barista ritenuto il principale responsabile del delitto: sarebbe stato Del Vasto a convincere l’amico e gli altri 4 ad accompagnarlo a casa di Habassi. 30 anni anche per il suo amico fumettista Alberici anche se il suo legale cercherà di far valere l’attennuante dell’infermità mentale. 

18 anni sono stati chiesti per Ionel Vrabie e Ionel Togan, due 30enni di origine rumena “assoldati” nel Budda Bar di Del Vasto. 12 anni chiesti per gli altri due rumeni: Cristinel Barbu e Valentin Cosma. 

Oggi davanti al giudice erano presenti tutti gli imputati. L’accusa è di omicidio volontario in concorso pluriaggravato. Per i 4 ragazzi rumeni non è stata imputata la premeditazione.

A dare maggiore chiarezza sugli avvenimenti di quella notte un super testimone che era in caso di Habassi e che sarebbe scappato appena in tempo per salvarsi la vita giù dalla finestra dell’appartamento a pian terreno. L’uomo accusò solo Del Vasto e Alberici di essere i seviziatori che avrebbero tranciarono due dita con la tronchesi a Mohamed, strappato un orecchio a morsi e lasciato morire l’uomo tra le agonie. Per Alberici venne chiesto l’infermità mentale ma questa perizia non ha calmierato la richiesta di 30 anni da parte dell’accusa. I due italiani infatti si sarebbero “caricati” prima dell’omicidio con un festino a base di rum e cocaina.

Entro venerdì o sabato è attesa la sentenza definitiva da parte del giudice: tra martedì e mercoledì invece continueranno le audizioni dei legali degli imputati.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here