Saranno giudicati con il rito abbrevviato tutti i sei imputati per il delitto di Mohamed Habassi, il 34enne tunisino massacrato la notte del 10 maggio 2016 nell’appartamento di Basilicagoiano che non voleva lasciare.
Il rito abbrevviato, che consentirà di chiudere il processo nella fase prelminare, senza dibattimento, permetterà agli imputati di beneficiare dello sconto di un terzo della pena, evitando così, in caso di condanna, l’ergastolo.
Condanna a vita che rischiavano i due italiani a giudizio, imputati di omicidio volontario pluriaggravato dalla crudeltà e dai futili motivi e dalla premeditazione: Luca Del Vasto, 46 anni, ex gestore del Buddha Bar a Sala Baganza, e Alessio Alberici, fumettista, 42 anni.
Sarebbero stati loro a organizzare la “missione punitiva” contro il tunisino, reo di non pagare l’affitto dell’alloggio divenuto sua stanza mortale, di proprietà della compagna del barista.
Agli altri quattro imputati, i romeni Cristinel Barbu, 39 anni, Valentin Cosma, 23, Ionel Vrabie, 31, e Ionel Togan, 30, non è contestata la premeditazione: sarebbero stati arruolati al bar, nel corso di una serata a base di Rhum e cocaina.
Nel corso dell’udienza preliminare il Gup Maria Cristina Sarli oltre ad acconsentire alla scelta del rito abbreviato, ha acquisito alcune memorie difensive. L’udienza è stata rinviata al 12 maggio per la nomina di un perito che si occupi della trascrizione integrale degli interrogatori.
