“Discorsi culturali” con Iovino (PD): “Serve dialogo tra realtà per brand Parma”

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“Conversazioni culturali” si sono tenute oggi, 5 giugno, presso la Galleria la Steccata di via Garibaldi con la candidata del Pd, Emma Iovino, candidata che appoggia Paolo Scarpa.

Dopo un’introduzione di Simona Tosini Pizzetti curatrice di mostre per la Fondazione Magnani Rocca e’ intervenuta Angela Spocci, ex direttore del Teatro Regio che ha sottolineato l’importanza di Parma per la produzione teatrale sia di musica che di prosa e la responsabilità dell’attuale giunta che, secondo Spocci, non ha saputo creare un sistema tra le diverse realtà culturali.

A seguire il Prof Roberto Campari docente di Storia del Cinema dell’Universita’ di Parma che si interroga su cosa sia la cultura oggi a Parma: “Cultura e’ modo di vivere, e’ cibo, e’ moda, e’ comunicazione ma forse in questa città il cibo ha prevalso come dimostrano le feste della patatina fritta disseminate nel centro storico”.


Dopo un saluto d’appoggio a Emma Iovino dell’ onorevole Patrizia Maestri e della consigliere regionale Pd Barbara Lori, la candidata ha esposto il suo programma sulla cultura che prevede la creazione di un tavolo di confronto permanente tra le diverse realta’ attive sul territorio, con attenzione particolare per le periferie che generano cultura.

“Bisogna attivare un dialogo per creare un brand ‘Parma’, – spiega Iovino – un’identita’ culturale per una nuova visione sinergica della citta’. Abbiamo avuto il Festival della Poesia che poteva essere un’occasione ma e’ stato interrotto e mi piacerebbe proporre un weekend dedicato alla musica in cui gli artisti si possano esibire per le strade di Parma dal centro alla periferia che identifichi la citta’ in tutta Italia”.

Chiude gli interventi politici Nicola Dall’Olio che ha parlato della riqualificazione della Pilotta come porta d’ingresso turistica della citta’ proponendo un info point e un bookshop sotto i portici del Guazzatoio ricordando che e’ indispensabile per la prossima amministrazione avere un dialogo anche con la Sovrintendenza che gestisce questi luoghi.

La conclusione provocatoria e’ stata di Simone Bertacca psichiatra impegnato nella lotta alla tossicodipendenza che definisce la cultura un’attitudine, una capacita’ di trasformare un’idea in qualcosa di tangibile e chiede concerti e spettacoli gratuiti per i giovani a cui bisogna dare un’alternativa al nulla “se esiste ancora qualcosa di vagamente rosso in questa sinistra”.

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