Ordinanza per i locali di Borgo Mazza, Roberti: “Penalizzante e discriminatoria”

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“Penalizzante e discriminatoria”, così Roberta Roberti, consigliera comunale di Parma, eletta tra le file di Parma Protagonista ma ora “battitrice libera”, se la prende con l’ordinanza comunale che impone ad alcune attività di Borgo Angelo Mazza lo stop vendita alcool dopo le 22,00.

L’ordinanza, è stata contestatissima anche da parte di Confesercenti, che ha spiegato come i locali siano una risorsa da tutelare e come una sentenza del Tar impedisca al Comune di imporre agli esercenti la chiusura anticipata, poichè il caos su suolo pubblico è responsabilità dell’ente stesso. Nei giorni scorsi anche Fabrizio Pezzuto, Parma Unita, aveva definito l’ordinanza “fantasiosa e pretestuosa”.

“Trovo queste contestazioni fatte ai due locali paradossali – commenta Roberta Roberti – a partire dall’ipotetico uso del bidone della spazzatura che incentiverebbe la sosta nel borgo, per arrivare a contestare la vendita di bevande in bottigliette di plastica quando un’ordinanza obbliga di non servire bevande nel vetro dopo una certa ora e poi addirittura dando la responsabilità all’attività commerciale della pulizia davanti al Regio senza avere la certezza che la spazzatura sia dei clienti dei locali contestati“.

“Questo episodio creerebbe un pericoloso precedente per altri esercizi, – continua Roberti – oltre a determinare una discriminazione nei confronti dei due locali, istituendo l’ipotesi di un controllo privato, pagato dai commercianti, a liberi cittadini frequentatori di pubblici esercizi senza alcuna autorità”.

“Inoltre esiste una sentenza del Tar della Lombardia che ha dato ragione a locali che si erano opposti ad un’ordinanza similare mettendo il Comune di Parma a rischio multa.
Ritengo non si debba dimenticare che questi esercizi commerciali sono un presidio per la citta’ contro il degrado e l’abbandono, una garanzia contro la desertificazione del centro e la sicurezza dei cittadini. Invito, quindi, anche gli abitanti del centro storico a proteggere le attività per animare le zone”

Roberta Roberti specifica che prima di arrivare all’interrogazione ha tentato di parlare sia con l’assessore Casa che con il sindaco Pizzarotti per far ritirare l’ordinanza ma senza successo, ignorando persino la raccolta di circa 500 firme di cittadini contro il provvedimento.

Il testo integrale dell’interrogazione di Roberta Roberti: Interrogazione Borgo Mazza 

 

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