Maxi indagine Pasimafi: 13 medici e operatori sanitari di Parma arrestati e indagati. Tutti sotto al boss Fanelli

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Altri 7 medici dell’Azienda Ospedaliera di Parma sono indagati nella maxi inchiesta sulla speculazione della Terapia del dolore, con pazienti cavie e benefit da parte delle case farmaceutiche per spingere i loro farmaci nelle terapie: operazione Pasimafi partita dai Nas di Parma.

David Salvatore, è il primario di Nefrologia e uno dei medici ora indagato per aver aiutato Guido Fanelli, il mammo della legge sulla Terapia del dolore, definizione di cui il dottore tanto si vantava. Altri strutturanti nel mirino degli investigatori sono Maurizio Marchesini, Cinzia Domante, Silvia Bettinelli, Elisabetta Troglio, Giada Maspero, Maria Barbagallo: tutti del reparto guidato da Fanelli che devono rispondere di abuso d’ufficio. David Salvatore e Maurizio Marchesini sono indagati invece per corruzione.

Salvatore, secondo l’accusa, avrebbe spinto nel 2015 per l’approvazione di una apparecchiatura di emodialisi, “Next Stage” prodotta dalla Spindial di Lemignano, il cui consigliere d’amministrazione è l’indagato Fulvio Grondelli. Il tutto per una cena.

Marchesini invece è indagato per aver accettato una somma di denaro imprecisato dalla Mundipharma per fare il relatore a un convegno medico a Parma.

La Domante, responsabile dell’Ambulatorio per la terapia del dolore pelvico cronico, avrebbe invece somministrato, nel 2015, ai pazienti un prodotto non sperimentato correttamente e autorizzato: l’integratore alimentare Laluril Soft Gel prodotto da Ibsa.

C’è anche un infermiere nel mirino dei Nas, Matteo Manici, in servizio nel reparto di Anestesia 2a, accusato di peculato. L’infermiere avrebbe preparato un kit medico con farmaci e dispositivi dell’Ospedale per una vacanza in Corsica di Fanelli in barca.

Ennio Amori, bioingegnere e referente per la vigilanza dei dispositivi medici è indagato per abuso d’ufficio. Amori non avrebbe avrebbe avuto niente da obbiettare all’introduzione di apparecchiature di emotrasfusione, senza verifica e autorizzazione, della Spindial e Alteco.

Indagato per abuso d’ufficio anche il rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi, medico anche lui nel reparto di Lugodegenza critica. Il rettore avrebbe favorito l’assunzione della moglie del delfino di Fanelli, Massimo Allegri. La moglie Silvia Bettinelli è stata assunta come ricercatrice universitaria, trasferitasi dall’Università di Pavia a Parma. Una gara truccata proprio per favorire la Bettinelli sarebbe stata predisposta secondo le accuse della Procura. Nella commissione Fanelli, Troglio, Maspero e Barbagallo.

In tutto sono 13 i medici e operatori tra gli indagati e arrestati della struttura ospedaliera di Parma: a questi 9 si aggiungono Guido Fanelli, il boss, Massimo Allegri, Luigi Vignali, Pierfranco Salcuni.

Tra gli indagati a Parma anche Loris Borghi, il rettore; Gianluigi Michelini e Giorgetta Leporati dipendenti dell’Università; Fulvio Grondelli, Svitlana Gorenko, della Spindial; Mauro Barusi, dirigente della Grunenthal; Giorgia Maria Cacciani e Ilaria Guindani informatrici scientifiche; Maria Assunta Martini della Appmed.

Domani, 11 maggio, si darà il via agli interrogatori di garanzia per le 16 persone agli arresti domiciliari. Davanti al Gip, Maria Cristina Sarli, compariranno tutti quelli riferiti al territorio di Parma e provincia.

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