Cocaina hashish e anfetamina in macchina: arrestato 25enne marocchino

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E’ stato fermato alla guida dell’auto per un normale controllo, ma lo stato di agitazione che ha evidenziato fin da subito lo ha tradito. I Carabinieri lo hanno perquisito ed hanno rinvenuto 20 grammi di cocaina, 24 grammi di hashish e 22 pasticche di anfetamina. 

L’evento si è verificato alcuni giorni fa a Busseto, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio, finalizzato al contrasto della microcriminalità in genere e dei reati connessi allo spaccio di stupefacenti pianificato a livello provinciale.

Verso le ore 20.00 una pattuglia dei Carabinieri in borghese, arrivata da Parma ed impegnata nel servizio coordinato, che ha interessato specificamente i comuni della “bassa” ha segnalato ai colleghi in divisa una autovettura con a bordo due persone sospette. 

Il passeggero, un 25enne marocchino, è apparso molto agitato tantè che ancor prima che i Carabinieri della Stazione di Busseto, gli ponessero la fatidica domanda “ha qualcosa di  illegale addosso?”, il marocchino giurava di non detenere nulla di illecito.

I Carabinieri invece, convinti esattamente del contrario, con il supporto della pattuglia in abiti civili che aveva segnalato l’autovettura, hanno perquisito il giovane. All’interno del cappuccio del giubbotto, sono stati subito rinvenuti un pezzo di hashish, del peso di 24 grammi ed un sacchetto di nylon di colore bianco contenente 20 grammi di cocaina.

A questo punto è scattata la perquisizione all’interno dell’abitazione del marocchino, dove dentro un cassetto di un mobile posto in camera da letto sono state trovate, all’interno di una bustina 22 pasticche di colore rosa, che dall’esame narcotest, sono risultate essere anfetamine. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Sulla scorta degli elementi acquisiti, considerati i precedenti di polizia in materia di stupefacenti, il 25enne è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e come disposto dalla procura della Repubblica è stato condotto presso la propria abitazione a disposizione della magistratura inquirente. 

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