Pecchia: “La corsa è su noi stessi, dobbiamo concentrarci su di noi”

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Le dichiarazioni dell’allenatore crociato Fabio Pecchia, durante la presentazione del match contro lo Spezia.

IL MATCH CON LO SPEZIA E I 24 CONVOCATI: TUTTI PRONTI

Una partita simile al Modena, ha calciatori giovani con qualità. Mi devo più occupare di quello che siamo noi, voglio vedere 24 calciatori, perché saranno convocati in 24, che siano pronti a lottare e affrontare una partita con grande impeto, impeto sia dal punto di vista fisico che mentale. Sohm squalificato? Abbiamo 24 calciatori, tutti pronti, chi scenderà in campo deve essere pronto per affrontare una partita bella e in un ambiente che dobbiamo vedere se saremo in grado di portarlo dalla nostra parte. La sfida con D’Angelo? Ho 24 calciatori con voglia di fare, dobbiamo giocare a calcio, ma dovremo anche lottare. Siamo in grado di farlo, lo abbiamo già fatto e dovremo essere bravi a riproporlo. Tutti pronti e nelle scelte terrò conto di come è stata la settimana, di come è il pregresso di tanti calciatori e di come ci arrivano. Al di là di chi ha giocato fino ad oggi, ma la partita è domani e le scelte le farò in funzione di questo. Siccome stanno tutti bene, chi deve scendere in campo deve essere pronto per 90 minuti, o 60 minuti, ma con una prova di alto livello. Dalla panchina? Non mi piace parlare di panchina, ma di gruppo. C’è chi inizia e chi, entrando dopo, finisce la gara. Nella gestione della rosa, devono essere tutti pronti, ci vuole un gruppo forte. Mi fa piacere però, perché è la dimostrazione che tutto il gruppo è pronto ed è dentro. Abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso”.

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6 PARTITE IN 25 GIORNI E LE CONDIZIONI DELLA SQUADRA

La squadra sta bene, a parte Benedyczak con la febbre. Il resto del gruppo sta benissimo. C’era poco da smaltire rispetto all’ultima partita, ma c’è da prendere atto della prestazione, di tante cose fatte bene e ci siamo preparati per la prossima gara, e a quello che ci aspetta da qui in avanti, in 25 giorni avremo 6 partite. Sono concentrato come i ragazzi e il gruppo sul nostro cammino, sulla nostra strada, su ciò che c’è da fare, sulla voglia di migliorarsi, di cercare sempre punti di miglioramento. Il campionato non lo facciamo da soli, ci sono tante squadre e ci saranno dei momenti altalenanti per tutti. Ma il mio obiettivo e della squadra è costruire un gruppo forte e lavorare su di noi. Il cammino è su di noi, sul nostro modo di fare, abbiamo già dato un’impronta rispetto a quello che abbiamo fatto nel finale di stagione. La strada è questa e dovremo farla su di noi. Di fronte avremo un altro avversario con caratteristiche diverse, con un ambiente totalmente diverso e di volta in volta saranno sempre diverse. Ma il focus è da mettere sulla nostra immagine, sul nostro modo di essere e giocare”.

 

LE SCELTE E LA FILOSOFIA DELL’ATTACCO

I primi 15 minuti? Lavoriamo per dare un’impronta alla gara, se non arriva continuare e insistere a cercare il gol. Con il Modena è arrivato dopo 3 minuti dallo scadere, bisogna insistere e cercare il gol, creare e insistere. Questo riguarda tutti, non solo gli attaccanti. Il gol è il vero elemento che cambia le partite. Per vincere bisogna farne di più degli avversari. L’attacco? Colak, Bonny e Charpentier possono partire tutti e 3. Su Charpe mi fa piacere e sottolineare questa sua capacità di entrare a gara in corso ed essere comunque pronto, mettendosi a disposizione della squadra, capendo che partita bisogna fare. Anche per lui c’è stata una gestione oculata, sono contento del suo miglioramento fisico e della capacità di gestire i carichi. Abbiamo un calciatore in più”.

LE REAZIONI CON LECCO E MODENA, MARCHIO DI FABBRICA

Lecco e Modena? Prendo spunto perché abbiamo fatto grandi reazioni e, anche, come approccio. La squadra mi è sembrata serena nei momenti di difficoltà, nei momenti complicati ha dimostrato una personalità, una serietà e una serenità, al di là del risultato finale, e questo è l’aspetto più importante. Noi in casa avremmo potuto far meglio sulle palle inattive. In questo abbiamo vinto anche delle partite dove siamo stati meno arrembanti, con meno palleggio e meno fluidi. Il secondo tempo di Modena è figlio di un primo tempo in cui abbiamo comunque fatto correre il Modena, che è stato costretto perché spinto dalla nostra gestione della palla. Questo, nella seconda frazione, ci ha permesso di giocare negli ultimi 30 metri. Noi dobbiamo continuare a giocare a calcio, a volerci divertire, a mantenere la serenità per giocare un calcio divertente e veloce”.

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