Etica, onore, rispetto e osservanza delle regole deontologiche li chiediamo a chi dirige l’Azienda “dei soprusi”

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L’appello di un medico dopo l’ennesimo scandalo che si è abbattuto sulla sanità locale: “ridare dignità al nostro lavoro. “Siamo rimasti esterrefatti dalla comunicazione (non sollecitata) inviata ieri a tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici di Parma del Presidentissimo Muzzetto, che ha spiegato non solo come i medici devono comportarsi ma anche quello che devono pensare.

Il Dott. Muzzetto scrive di etica, onore, rispetto e regole deontologiche. Elogia con prosopopea autoreferenziale la sanità parmigiana, mette in guardia da chi critica per correggere macroscopici problemi, spiega che i possibili risvolti di certe valutazioni e decisioni sembrano in ambito cittadino e fra i vari interlocutori (non si capisce tra chi) adeguate alle difficoltà presentatesi. Critica il nostro romanzo a puntate, che sta segnando profondamente la sanità e l’opinione della cittadinanza con echi in altre partid’Italia.

Nelle sue considerazioni, però, a nostro parere il Dott. Mazzetto dimentica che secondo il Codice Deontologico dei medici “dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera”. Come la mettiamo con i posti letto per i minori ucraini o con il fatto che alcuni ricoveri presso l’Ospedale dei Bambini di Parma sono rifiutati per scelta con il posto letto disponibile? Ed è rispettoso il comportamento tenuto da alcuni verso i minori con sofferenza mentale, le bambine e le ragazze con anoressia, con i pazienti obesi o con gli stessi specializzandi? E l’etica nei confronti di chi vince concorsi regolari e viene osteggiato in modo illegittimo o in chi viene sospeso con provvedimenti altrettanto illegittimi? O, per contro, l’etica nella gestione di concorsi ad personam? E quali sono le regole deontologiche seguite per mettere medici senza le dovute competenze a occuparsi di COVID scartando quelli competenti o per fare testare i tamponi per il COVID a gente improvvisata scartando gli specialisti? L’abbiamo più volte ribadito: un Direttore Generale che sta per 14 anni consecutivi alla guida della sanità di Parma e provincia, ora addirittura come “uomo solo al comando”, deve avere creato una rete di “amici” con interessi comuni che hanno tacitamente avvallato certi comportamenti e probabilmente il Dott. Muzzetto è uno di questi.

In relazione al provvedimento cautelare emesso dal Giudice del lavoro del Tribunale di Parma sul reintegro nelle sue funzioni di Direttrice della Clinica Pediatrica della Prof.ssa Esposito, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria ha fatto sapere che “sta valutando di proporre reclamo al Collegio del Tribunale a tutela soprattutto della dignità e dell’onore di tutti i lavoratori che quotidianamente garantiscono, con impegno e dedizione, elevati livelli di qualità delle cure verso tutti i pazienti ricoverati al Maggiore”. Noi siamo certi che all’interno dell’Ospedale ci siano professionisti eccellenti o che comunque, anche quando non eccellenti, che si impegnano molto. Va, però, sottolineato che l’Esposito ha criticato le scelte bizzarre o folli (scegliete voi) della Direzione Aziendale.

E alcune di queste scelte ci risulta che siano tuttora in essere: dalle pediatre che fanno le gastroenterologhe dell’adulto ad alcune criticità sulla gestione COVID, dall’assenza di protocolli in alcuni reparti (con possibili gravi conseguenze per i pazienti) alle difficoltà nel fare ricerca, dai concorsi ad personam alla mobbizzazione di chi vince per merito, dal fatto che quando c’è un morto è sempre e solo una inevitabile disgrazia ai soldi dati per donazioni specifiche poi utilizzati per altro. Senza dimenticare poi le denunce fatte ai dipendenti dal Dott. Fabi senza alcun confronto su criticità e problemi, con l’esclusiva finalità di acquisire benemerenze con la Magistratura (poi non importa se queste denunce sono totalmente infondate, tanto l’Ospedale copre le spese legali con le tasse dei cittadini mentre i singoli professionisti se le pagano loro). Come giustamente ha scritto uno dei nostri lettori, dobbiamo aspettare che Fabi appicchi il fuoco a un padiglione per dire che i vertici dell’Ospedale vanno cambiati rapidamente?

Il Dott. Muzzetto nella sua lettera fa riferimento “ai fatti di questi ultimi anni che sono accaduti in ambito sanitario con la violenza di un ciclone” con vari capitoli ancora aperti “di responsabilità in ambito giudiziario e disciplinare”. Siamo sicuri che non sarà sfuggito a nessuno che in tutti questi capitoli e nei nostri volumi il protagonista costante è lo “sceriffo” e tra gli attori spesso presenti vi sono alcuni di coloro per cui è stata finanziata la cattedra di Medicina interna. Forse il problema è rappresentato da questi individui, non dai malcapitati che di volta in volta sono coinvolti in spiacevolissime vicende.

L’Ordine dei Medici di Parma con il suo Presidente esprime preoccupazione perché si parla di quello che non va, evidentemente il Dott. Muzzetto preferisce che si insabbi tutto.Siamo noi a essere preoccupati e a pretendere chiarezza e, soprattutto, giustizia. Lasciare ancora a dirigere un Ospedale a chi si comporta in questo modo è dannoso per tutti: per i dipendenti, per i cittadini e per l’immagine della stessa Regione Emilia-Romagna. O dobbiamo credere che i dipendenti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma debbano essere servili in quanto terrorizzati da possibili purghe staliniane?

Scrive Muzzetto che “Occorre ribadire, e ripeterlo giova, che a Parma si riporti ogni dibattito nella liceità”. Bene, adesso noi cittadini di Parma e provincia riteniamo lecito sapere se è vero che il Dott. Fabi e il Dott. Brianti abbiano ricevuto un avviso di garanzia sulla gestione ospedaliera durante il Covid che ipotizza reati di epidemia colposa, falso in atto pubblico e peculato e se è vero che anche il Magnifico Rettore Prof. Paolo Andrei abbia ricevuto un avviso di garanzia. A Parmapress24 siamo garantisti ma chiediamo un rispetto e una trasparenza da parte di chi rappresenta le Istituzioni che finora non abbiamo visto. E daStefano Bonaccini, Presidente della nostra splendida Regione e segretario in pectore del PD nazionale, vogliamo la risposta a una lettera che gli è stata inviata ormai 10 mesi fa e che secondo i nostri lettori descrive situazioni di gravità inaudita note e stranote all’interno dell’Azienda “dei soprusi” in cui la dignità va data ai professionisti onesti e ai pazienti che meritano di più di scelte improvvisate e clientelari”.

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