Guerra risponde a Vignali: ”nel 2011 Parma in ginocchio a livello economico, sociale e amministrativo”

Per Parma un danno d’immagine senza precedenti, ora guardiamo al futuro

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Michele Guerra con un comunicato stampa commenta le dichiarazioni di ieri di Pietro Vignali in merito al debito del Comune di Parma negato dall’ex sindaco.

“In questa campagna elettorale ho voluto scegliere come nostro tema la frase “Ho scelto il futuro”, ad indicare che in questo 2022 ancora segnato dalle crisi degli ultimi tempi occorre pensare strumenti innovativi per guidare una città trasformata e bisognosa di cure.

In quel “futuro” c’è anche la rinuncia agli strumenti del passato e la necessità a staccarsi il più possibile da altre crisi, in modo particolare quella terribile del 2011, che ha messo la nostra città in ginocchio a livello economico, sociale e amministrativo e le ha arrecato un danno d’immagine senza precedenti.

A ripercorrere la storia di quegli anni, i segni di una cattiva amministrazione restano evidenti a partire dalle prese di distanza dei componenti stessi della maggioranza dell’allora sindaco Vignali.

Penso al Presidente del Consiglio Comunale Elvio Ubaldi, il quale, come si ricorderà, in occasione della seduta per l’assestamento di bilancio per il 2010 ebbe testualmente a dichiarare: “questo bilancio è un imbroglio”. Penso agli altri che si dimisero per dissenso politico dichiarato.

Le enormi difficoltà amministrative di quel tempo non erano un’invenzione, ma un fatto determinato da metodi di gestione a dir poco disinvolti e che riguardavano l’intero sistema di governo comunale, cioè il Comune stesso e le società partecipate, aumentate di numero con la creazione, ad esempio, di STT, rimasta a lungo all’onore delle cronache.

A questo si aggiunga una spesa corrente cresciuta oltre ogni misura e insostenibile per le casse pubbliche, o, per fare un altro esempio, al piano dei parcheggi del centro storico, operazione di cui fu inutilmente denunciata l’irrealizzabilità tecnica e che costò 1,8 milioni di euro di penale.

Ma si potrebbero citare anche i 130.000 euro spesi per adornare il Lungoparma di rose bianche mai piantate, oppure i 70.000 euro destinati al canile e mai giunti allo stesso.

Quello cui ho accennato è stato ed è documentato e documentabile, ma resta anche la sentenza 7906/15 del giudice delle udienze preliminari del tribunale di Parma, con cui è stata accolta la richiesta di Pietro Vignali di essere condannato ad una pena concordata con il pubblico ministero in relazione ad una serie ampia di episodi di presunto peculato per distrazione che sono, per quanto qui interessa, tutta la dimostrazione di una cattiva gestione della cosa pubblica. Per alcuni di questi episodi, peraltro, un coimputato che non ha patteggiato è stato condannato ad anni 6 e mesi 2 di reclusione.

Se mi sarà affidata la responsabilità di Sindaco, la intenderò dal primo giorno come una responsabilità fondata sulla trasparenza delle scelte politiche e delle attività amministrative, sulla buona gestione dei conti pubblici come primo segno di rispetto dei bisogni delle persone. Per accompagnare Parma verso quel futuro che merita.

Ho sempre condotto, insieme alla mia coalizione, una campagna elettorale che guardasse ai progetti e ai programmi per la città. Non smetterò e non smetteremo di farlo, perché la nostalgia è qualcosa che non ci appartiene ed è ciò di cui non abbiamo bisogno per le scelte di domani” conclude Guerra.

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