Proiezione film sulle Foibe con Casapound- Lavagetto (PD): “E il bollino antifascista di Parma? Amministrazione faccia chiarezza”

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“Ieri sera il Cinema Astra è stato affittato per una riunione in tema foibe con il contributo di Casa Pound che ha distribuito biglietti per lo spettacolo oltre a rilasciare interviste- per interposta associazione- per invitare la cittadinanza”.

Il consigliere capogruppo PD, Lorenzo Lavagetto, interviene sulla proiezione del film sulle foibe al Cinema AstraRed Land, “Rosso Istria – La verità” promosso dal movimento fascista Casapound e altre associazioni. Lavagetto si interroga sulla vigilanza dell’amministrazione, che dopo aver approvato un regolamento dal bollino antifascista, permetta lo svolgersi di quest’evento.

“Il Cinema è comunale anche se gestito da terzi e ho motivo di pensare che, vista la proiezione e i proponenti, nessuno abbia sottoscritto documenti sui valori della costituzione.
Tuttavia un mese fa circa c’è stato da parte delle destre e non solo uno stracciamento di vesti al grido della persecuzione illiberale, per quella norma sull’utilizzo delle sale comunali definita “bollino antifascista” che abbiamo approvato in consiglio non senza una riflessione e polemiche. Se ne è parlato troppo, per una roba normale ma ne ha parlato il mondo, i rotocalchi nazionali, cruciani a radio 24, una visibilità immensa per l’amministrazione.
Il fatto di ieri conferma due cose: da un lato erano polemiche strumentali e inutili, tanto siamo a Parma – Italia e il “modo” si trova lo stesso, dall’altro i valori della costituzione vanno difesi con la pratica quotidiana e ha ben fatto chi ha manifestato protestando, non c’è mai abbastanza consapevolezza del problema . Paradossale oggi leggere sui social partecipanti che sembrano volere accreditare di essere stati vittime di qualche persecutorio disegno oscurantista.

Per questo tra le cose lette oggi trovo proprio irricevibili e stranianti i ringraziamenti all’assessore competente e ai componenti dell’ufficio del Comune, per “non avere ostacolato”, anzi “per avere reso possibile” lo svolgimento dell’evento. Un ringraziamento che, nonostante il Cinema sia gestito in autonomia, va oltre e chiama – volutamente…?- in causa effetto Parma oltre all’efficacia di quanto deliberato poche settimane fa. Se non altro per coerenza, mi aspetto di leggere un chiarimento rispetto ad una ricostruzione che messa giù così è inspiegabilmente disdicevole”.

Replica al consigliere Priamo Bocchi: “Caro Lorenzo, essendo l’artefice (insieme alla nostra associazione “CheckpointPasta a cui poi si è affiancato il Comitato 10 Febbraio) della serata (partecipatissima, commovente e che non meriterebbe queste volgari speculazioni politiche) ti chiarisco. Non abbiamo affittato il cinema: la serata prevedeva lo sbigliettamento come in normale serata; noi abbiamo solo garantito la copertura dei costi tramite acquisto di tot biglietti.

Chiunque poteva (come è successo) andare a prendere i biglietti nei giorni precedenti e distribuirli (anche Casa Pound credo, almeno fino a che non farete un provvedimento che li escluda dalla possibilità di andare al cinema). Ho informato l’assessorato alla cultura della iniziativa (come prevede la prassi e come chiestomi dal direttore del cinema Astra) che volevamo promuovere. Il sig Barbacini, dopo avere verificato che la pellicola era in distribuzione nei cinema italiani, che era stata co-prodotta da Rai Cinema, che era stata presentata al Festival di Venezia (oltre che in Senato), verificato che nulla ostava alla sua proiezione, ha dato il suo benestare, d’accordo con l’assessore. . A quel punto (dopo il suo consenso), insieme a direttore dell’Astra e casa di produzione abbiamo chiuso l’accordo.

Fare polemiche su ciò è ridicolo (anche oltraggioso per la martire delle Foibe Norma Cossetto la cui tragica vicenda il film racconta) così come lo è stato lo spiegamento di polizia che ha dovuto presidiare dal pomeriggio il cinema per la contestazione di 4 gatti. Preoccupati piuttosto di quelli. Un saluto (e vallo a vedere il film, che è bellissimo)”.

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