Sequestro edificio di vetro in via Spezia- PD, PU e PP: “Consiglio comunale, chiediamo fiducia, legalità e trasparenza”

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I consiglieri dei gruppi consiliari, Pd, Parma Protagonista e Parma Unita, chiedono chiarezza in merito al sequestro dell’edificio, “cilindrone di vetro”, cantiere da anni anche se ultimato. I consiglieri Lorenzo Lavagetto, Fabrizio Pezzuto e Pier Paolo Eramo chiedono al Consiglio Comune di non presentare la delibera che dovrebbe portare l’approvazione di una variante urbanistica per il trasferimento nel palazzo di 800 metri quadri di superficie lorda utile e un cambio di destinazione d’uso di altri 2.200 metri quadri, da attività produttive a uffici, che verrebbe lì trasferiti da un’area non ancora edificata, sempre in via Spezia.

“Il sequestro del cantiere di Lemignano – scrivono i consiglieri comunali- solleva preoccupazioni rilevanti in merito ai processi decisionali del Comune: il Consiglio Comunale stava infatti per votare una delibera su un edificio che oggi è “corpo del reato”, ovvero qualcosa su cui non sembra il caso di deliberare affatto. Dopo un primo passaggio in Commissione, la Giunta ha presentato per due volte la delibera in Consiglio e per due volte l’ha ritirata dall’ordine del giorno, con spiegazioni frettolose. Prima perché mancavano alcuni documenti non meglio precisati (ma allora come mai è arrivata in Commissione?). Poi perché la nuova Segretaria Generale, appena insediatasi, non aveva avuto il tempo di studiarla (cosa non avvenuta per le altre due delibere, rimaste all’ordine del giorno).
Diciamo subito che come gruppi di minoranza abbiamo deciso a inizio mandato di non votare a favore di deroghe agli strumenti urbanistici, salvo che il pubblico interesse sia conclamato o perlomeno sufficientemente certo. Chiediamo apertamente all’Amministrazione di ripristinare da subito un clima di fiducia interno e verso la città perché non vogliamo pensare che nelle scelte urbanistiche, e soprattutto nelle deroghe, l’Amministrazione possa lasciar accreditare l’idea che alcuni sono “più uguali degli altri” davanti a scelte di interesse generale. Chiediamo quindi alla Giunta di togliere la delibera dall’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale (per la terza volta!) e di chiarire pubblicamente e in modo trasparente cosa sta succedendo e perché”.

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