Parma- In Consiglio il Bilancio 2017: avanzo da 68 milioni ma 5 investibili- Critiche da Pd, PP e Lega su sociale e opere pubbliche. Ferretti: “Un comune normale”, Alinovi: “Non è il libro dei sogni ma percorso verso smart city”

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Votato in Consiglio Comunale del 27 aprile il Bilancio consuntivo 2017 del Comune di Parma. La delibera è passata con 18 voti favorevoli e sette contrari (l’opposizione). Si è invece astenuta Roberta Roberti del gruppo misto.

L’assessore al Bilancio Marco Ferretti ha illustrato i numeri. Il Bilancio si chiude con un esercizio di 3,5 milioni di euro in conto economico. Nel corso del 2017 si sono riconosciuti debiti fuori bilancio per quasi 4,3 milioni di euro, e trovano copertura finanziaria nel Fondo Rischi, altri 165 mila euro di debiti non sono stati ancora riconosciuti prudenzialmente accantonati. I debiti del Comune di Parma ammontano così  a 115 milioni euro mentre sono 128 milioni i residui attivi. Dal rendiconto finanziario 2017 emerge che l’avanzo di amministrazione ammonta a 68,6 milioni di euro, i fondi accantonati ammontano invece a 45,9 milioni di euro ma di questi ben 35 milioni sono per fondo crediti di dubbia esigibilità. La parte vincolata di questi soldi è di 17 milioni, 5 milioni sono invece da destinare a prossimi interventi. Nelle riserve del patrimonio netto comunale ci sono 203,7 milioni derivanti da oneri incassati sui permessi di costruire. Dalle sanzioni del codice della strada sono stati incassati 6,7 milioni di euro. L’assessore Ferretti precisa che Parma è una città “normale”, per capacità di riscossione crediti invece si piazza non in buona posizione secondo gli studi del Sole 24 Ore, con un acapacità del 56%, difficoltà di recupero dovuta anche alle vicende giudiziarie in corso per Parma Gestione Entrate.

Dopo l’intervento dell’assessore Ferretti sono arrivate dritiche ed elogi da parte dell’opposizione. Se da una parte il consigliere di Parma Protagonista, Paolo Scarpa, rigrazia sentitamente l’amministrazione per quanto svolto a rimediare una situazione debitoria preoccupante, dall’altra parte ci sono le critiche: “Non si è in grado di spendere i soldi messi a preventivo, questo bilancio risulta così un libro dei sogni“. Il commento arriva dopo le osservazioni del Pd che si concentrano sulle minori spese effettuare per quei settori come sociale ed educativo, mentre “sono avanzati i cantieri di opere importanti come il rifacimento di via Mazzini e piazzale della Pace, quando ci sono altre zone della cittàmeno centrali ma non meno importanti che vedono quotidiane segnalazioni e scarsa manutenzione”. Campanini ricorda anche all’amministrazione come non ci si possa arrendere alla sentenza del Tar sulla riapertura dell’open shop di via Bixio ricordando che “non è colpa solamente del’open shop” se ci sono persone che bivaccano e portano degrado alla zona. Lavagetto osserva invece che si è spesp 2,6 milioni in meno del preventivato nel settore sociale, 800 mila euro in meno alla voce educativi e 540 mila euro in meno per la sicurezza: “Non spendere quanto preventivato in ambiti così delicati e importanti è una scelta amministrativa discutibile”. Secondo il Pd molto da lavorare è sulla capacità di riscossione crediti e lotta all’evasione. Della stessa opinione i consiglieri di Lega.

Ma in risposta l’assessore Ferretti ricorda che quanto non speso nel 2017 lo sarà nel 2018 e che la “non spesa” è stata costretta a causa di ritardi nell’arrivo di fondi nazionali e regionali.

Occhi, Lega, osserva i crono programmi delle opere pubbliche e chiede dove siano finiti gli investimenti che avrebbero dovuto “cambiare volto a Parma. Di alcuni interventi previsti nel 2016 e nel 2017 non si hanno più traccia”.

Al commento di Paolo Scarpa, che paragona il bilancio a un libro dei sogni, e dell’intervento di Occhi, Lega, replica l’assessore all’urbanistica Michele Alinovi che invita anche i parlamentari lega in consiglio di attivarsi per “iniziare a cambiare le cose da Roma”. “Leggi e norme sembrano fatte per non fare investimenti, molte sono antieuropee, troppa la burocrazia col nuovo codice appalti”. “Un libro dei sogni? Quello che vedo sono un bando fatto e a breve inizio lavori per il Ponte Navetta, i lavori di Via Mazzini, al parco di Vigatto, la piazza nuova di Vicofertile, i lavori di piazzale della Pace, Cittadella, tutte le scuole per efficienza energetica e sismica, l’ulitmazione della Scuola Europea. Ma ci sono anche il palazzetto Lauro Grossi che vedrà rifatta la tribuna, il ponte Romano, il chiostro San Paolo, l’Ospedale Vecchio, i lavori finalmente affidati per il centro sanitario del Lubiana. Ci sono poi gli investimenti per il rifacimento di tutta l’illuminazione pubblica. Non è un bilancio dei sogni ma di solide realtà. Questo è un percorso verso la sostenibilità, l’efficienza energetica e l’essere una smart city”.

Per capogruppo di Effetto Parma, Salzano, “Oggi possiamo affermare di essere un Comune normale dove la normalità paradossalmente sta nell’eccezionalità del risultato ottenuto, un equilibrio economico raggiunto garantendo servizi e gli stessi capitoli di spesa del 2016. Chiudiamo con un avanzo di 68 milioni. Non un tesoretto, come qualcuno ha indicato, ma il rispetto di obblighi di bilancio per la creazione di fondi di accantonamento e vincolati che riducono il residuo utilizzabile in investimenti a “solo” 5 milioni. Ho sentito parlare in questi giorni di diverse velocità, di una città in decadenza. Noi pensiamo di essere guidatori prudenti. C’è chi in passato ha guidato la macchina comunale a velocità supersoniche, ma ha terminato la sua corsa schiantandosi. Essere prudenti non significa essere immobili, anzi. Puntiamo a traguardi importanti, ma alla nostra portata. Puntiamo in alto, ma non dimentichiamo che vogliamo farlo insieme ai cittadini facendoci carico di un’importante spesa sociale (64 milioni). Investiamo in politiche abitative con la creazioni di nuovi alloggi e la manutenzione degli esistenti con un principio di equità. Da qui una riorganizzazione dei servizi che passa attraverso la ridistribuzione corretta delle risorse. Ricordo il Reddito di Solidariet appena approvato”.

“Una città che nella sua normalità – conclude Salzano  dopo aver ripercorso il lungo percorso dell’amministrazione nella gestione dei debiti – ha qualcosa di straordinario: la serenità di guardare avanti, di averlo fatto tra tante difficoltà e la convinzione di avere ancora tanta strada da percorrere.”

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