Illecita chiusura Open Shop- Casa: “Burocrazia va oltre realtà e ordine pubblico”. Per i 24h si pensa misure come per Sale Slot

0

La sentenza del Tar di Parma si è espressa sull’ordinanza comunale che ha imposto la chiusura dell’Open Shop 24h di strada Bixio nel 2 novembre 2017. Chiusura subito contestata dal titolare dell’attività e per cui era stata sospesa l’ordinanza facendo rialzare la saracinesca. Il Tar condanna il Comune di Parma a pagare oltre 9 mila euro le spese legali e di risarcimento danni.

Alla sentenza del Tar, l’assessore al commercio e alla sicurezza Cristiano Casa, contattato da Parmapress24, si dichiara non sorpreso della risposta: “Purtroppo vediamo una burocrazia che non vede la realtà dei fatti“.

La decisione di disporre la chiusura del punto vendita aperto 24 ore su 24 grazie al servizio di macchinette automatiche sempre disponibili, era sorta dall’appello del Questore di Parma per problemi di ordine pubblico. La zona, infatti, era diventata luogo di bivacco e spaccio, che in più di una occasione era sfociata in qualche rissa o momento di tensione. Se n’erano lamentati i commercianti e i residenti l’estate scorsa.  Le vetrine usate come orinatoio e pungiball nei momenti di sballo per un gruppo di ragazzi nigeriani, questo denunciavano gli esercenti di piazzale Corridoni, a pochi metri dall’Open Shop 24 ore.

Dopo la chiusura – commenta l’assessore Casa – c’è stato un visibile miglioramento della situazione. Abbiamo ricevuto riscontri positivi dai commercianti e cittadini”. Nella primavera del 2017 infatti alcuni residenti avevano dato il via a una raccolta firme per la chiusura del punto vendita, ma poi cadute nel nulla, erano iniziati una serie di controlli serrati da parte di Polizia e Carabinieri. La situazione però era calda e dalla Questura era arrivata la richiesta di un intervento incisivo come quello della chiusura dell’esercizio.

Dopo l’accoglimento del ricorso, il Tar aveva disposto la riapertura facendo tornare le malefrequentazioni di prima e facendo tornare i malumori tra i cittadini. “In molti ci hanno scritto per lamentarsi della riapertura e dei nuovi disordini”.

C’e un problema correlato alla libera d’impresa e alla  burocrazia, troviamo una burocrazia che va contro anche i consigli delle forze di polizia e alla realtà”.

Al Tar emerge l’illecito della violazione della libertà di impresa. Tra le righe della sentenza si legge infatti che diverso sarebbe stato se l’ordinamento avesse riguardato tutti i punti vendita 24h. Accanimento sul singolo? “No, noi, come amministrazione, stiamo già pensando di intervenire in modo simile a quanto fatto con le Sale Slot. Pensiamo che la liberta di commercio debba avvenire in maniera giustificata. A Reggio Emilia per esempio, hanno vietato questo tipo commercio, noi valuteremo come procedere e limitare queste attività”.

A Parma tuttavia di punti Open Shop 24h, in zona centro e dintorni, ce ne sono quattro: in via D’Azeglio, Borgo Palmia, via Trento e Barriera Repubblica. Un intervento limitativo del fenomeno è nelle intenzioni quindi dell’amministrazione ma il numero di punti da tenere attenzioanati non è alto e la situazione sembra non essere allarmante nelle altre zone.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here