Elezioni- Il PD chiude la campagna con Annibali, Orlando, Pagliari in festa al Wopa: “Siamo unico baluardo di certi valori”

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Festa di chiusura campagna elettorale per il Pd al Workout Pasubio. Per l’occasione, nella serata del venerdì prima del silenzio stampa, erano presenti i “big” candidati a Parma: Lucia Annibali e il ministro alla Giustizia, Andrea Orlando (che per la prima volta incrociavano le loro strade in campagna elettorale), il ricandidato senatore Giorgio Pagliari.

Dopo il benvenuto del segretario cittadino Pd Michele Vanolli e segretario provinciale Nicola Cesari, hanno preso parola i candidati lasciando poi i simpatizzanti a brindisi e aperitivi.

“Non è stata la campagna elettotale più bella. – ha commentato il ministro Andrea Orlando – Ma i sondaggi vengono sempre smentiti dai risultati elettorali. Dobbiam far riflettere gli italiani su quello che rischiamo di perdere. Salvini propone lo smantellamento dello stato sociale. Il welfare europeo è il piu grande successo degli ultimi 70 anni. Si rifletta su questo. Sarebbe un paradosso se dopo 70 anni dalla liberazione  lasciassimo lo spazio a chi si accosta ai fascisti. Solo il Pd può fermare il centrodestra. Solo il Pd è rimasto baluardo di certi valori e punti di vista”.

Lucia Annibali ha invece ringraziato Parma per averla accolta e accompagnata in questo nuovo “viaggio” regalando ai sostenitori un video che racchiude i suoi “primi 5 anni di rinascita”.

Senza peli sulla lingua il senatore Giorgio Pagliari: “In questa campagna ho visto un popolo democratico un po’ scoraggiato. Un po’ per le divisioni, un po’ per il clima. Credo sia più che comprensibile. I sondaggi dicono chiaramente che se non ci fosse divisione con Leu saremmo in linea con le altre forze politiche. Per questo c’è rammarico, ma se dovesse vincere il centrodestra non solo tornenremmo indietro di 20 anni ma ci troveremmo in situazione politica fatta di razzismo e demagogia”.

“Quando avvengono questi avvenimenti storici vuol dire che c’è un popolo stanco e scoraggiato. – continua Pagliari – Dopo 5 anni di intensa attività ci troviamo un’opinione pubblica che non coglie quanto è stato fatto. C’è una responsabilità del Pd. Siamo stati capaci di essere opposizione di noi stessi. Ci siamo dimenticati si trasmettere ai cittadini il successo della legge sul biotestamento, la riforma della pubblica amministrazioni, la legge che vieta le dimissioni in bianco, e potrei continuare a lungo. Questo non ci deve togliere convinzione di guardare paese a testa alta. Abbiamo comunque sviluppato un’azione che permetterà in futuro di avere i fondamentali a posto. È un paese per il quale ci sono tutte le premesse per premere sull’acceleratore sui diritti ed equità. Questo è dimostrato dalle 100 cose fatte e 100 cose da fare del Pd, il nostro programma. Solo guardando al complesso delle azioni fatte si capisce se siamo avventurieri o governanti seri. Alla fine del 2011 era chiaro chi avevamo davanti con il governo Berlusconi. Noi del Pd non dobbiamo giustificarci, possiamo dialogare perche abbiamo lavorato con responsabilità“.

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