Ordinanza Borgo Mazza, Salzano (EP) risponde alle accuse: “Nata da segnalazione Ascom. Comune vuole rendere appetibile Parma con esercizi di qualità”

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Il capogruppo di Effetto Parma, Cristian Salzano, replica alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione ed esercenti sull’ordinanza comunale che impone ad alcune attività di Borgo Angelo Mazza lo stop vendita alcool dopo le 22:00.

L’ordinanza, è stata contestatissima da parte di Confesercenti, che ha spiegato come i locali siano una risorsa da tutelare e come una sentenza del Tar impedisca al Comune di imporre agli esercenti la chiusura anticipata, poichè il caos su suolo pubblico è responsabilità dell’ente stesso. Nei giorni scorsi Fabrizio Pezzuto, consigliere di Parma Unita, aveva definito l’ordinanza “fantasiosa e pretestuosa”. La consigliera del gruppo misto, fuoriuscita da Parma Protagonista, Roberta Roberti aveva definito l’ordinanza “penalizzante e discriminatoria“. Roberti aveva specificato che prima di arrivare all’interrogazione ha tentato di parlare sia con l’assessore Casa che con il sindaco Pizzarotti per far ritirare l’ordinanza ma senza successo, ignorando la raccolta di circa 500 firme di cittadini contro il provvedimento.

Consigliere Salzano, come ribatte alle accuse dei consiglieri di opposizione Fabrizio Pezzuto e Roberta Roberti che definiscono l’ordinanza pretestuosa e penalizzante per gli esercizi commerciali? 

L’applicazione dell’ ordinanza nasce da una segnalazione di Ascom, firmatari diversi esercizi commerciali e residenti di borgo Mazza, datata fine luglio in cui si contestava la somministrazione di alcolici oltre l’orario consentito, la preparazione non autorizzata di piatti caldi e l’assembramento di persone all’esterno dei locali con conseguente disturbo del vicinato. Personalmente non ritengo si tratti di un provvedimento rivolto a contrastare situazioni di degrado, ma atto a esercitare un’azione di controllo nel rispetto delle normative vigenti.

Non crede che sia responsabilità del Comune tenere ordine nelle strade invece che i commercianti? Come conferma anche il Tar lombardo e ribadisce Confesercenti? 

L’attività di controllo è costante. Il Comune ha il dovere di monitorare ciò che avviene nelle strade cittadine e aggiungo lo debba fare nell’interesse e nella tutela di tutti: il divertimento di alcuni non può trasformarsi nella limitazione di libertà di altri. Come sempre, vige la regola del buon senso, ingrediente fondamentale per creare ottimi rapporti di vicinato.

Polemica è nata anche per la mancanza di adeguati bidoni dei rifiuti e abbandono di bicchieri di plastica e vetro sui gradini del Teatro Regio. Non dovrebbe occuparsene il Comune di mantenere pulite le strade? E non gli esercizi commerciali che hanno rispettato il divieto di vendita bevande in contenitori di vetro? 

Chi decide di abbandonare rifiuti o bottigliette per strada lo fa indipendentemente dalla presenza nelle vicinanze di bidoni. Reputo preoccupante che siano in questo caso dei giovani ad avere un comportamento non corretto nei confronti della propria città, non rendendosi conto di danneggiare il proprio futuro. E’ evidente un calo generale del senso civico che continueremo a contrastare attraverso azioni e percorsi educativi scolastici e incontri a tema nei quartieri.

Limitare un’attività che coinvolge e richiama molti giovani, e non solo, in centro, non è un controsenso agli incentivi che il Comune dovrebbe dare alle attività commerciali? 

L’Amministrazione si sta impegnando nella regolarizzazione delle attività esistenti e nell’incentivazione di nuove aperture attraverso bandi appositi con l’intento di rendere sempre più “appetibile” Parma con esercizi commerciali di qualità. Una città viva, ma sottolineerei al tempo stesso ordinata e rispettosa del proprio patrimonio, sarebbe sicuramente un mix importante e decisivo per contrastare degrado e cattive abitudini.

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