Consulta dei Popoli, Mushtaq (Parma Protagonista): “Troppi stranieri ancora non la conoscono ma ha ruolo importante per inclusione. Ben venga chi porta un contributo”

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“In questi giorni molti di noi hanno letto sui giornali interventi sulla Consulta dei popoli, alcuni con toni anche polemici. Mi sembra però che tutti gli interventi condividano una tesi fondamentale: l’importanza della consulta e del compito al quale collabora”.

Suhail Mushtaq, membro della Consulta dei Popoli ed ex nome nella lista di Paolo Scarpa candidato sindaco, Parma Protagonista, torna sulla polemica scaturita da un intervento del consigliere di Parma Protagonista, Pier Paolo Eramo. Alle sue parole aveva replicato il consigliere aggiunto Marion Gajda. Per Mushtaq ci sono dei limiti nell’esperienza dei primi anni della consulta, lo dimostra il fatto che molti stranieri non ne conoscono ancora l’esistenza, ma forte e condiviso è lo spirito per cui è nata: favorire l’inclusione. Ben venga quindi ogni contributo, anche dell’opposizione, per il suo miglioramento.

“Proprio perché si condivide tale importanza, è bene che questo organismo sia forte, solido ed effettivamente rappresentativo delle comunità straniere presenti sul territorio: questo è quanto chiede sia l’opposizione, sia chi, come me, della consulta fa parte. Non si tratta di disconoscere il lavoro che è stato fatto fino ad ora, né di valutare l’azione di singoli, ma di partire dai limiti dell’esperienza dei primi anni della consulta, limiti che molti di noi, dall’interno, ben conoscono e condividono, per lavorare insieme ad un suo miglioramento e potenziamento.

Troppi stranieri a Parma, e spesso intere comunità, ne ignorano esistenza e funzione, i cittadini stranieri non hanno mai votato per eleggerne i membri, la consulta non ha un calendario e una sede fissa per le proprie riunioni.

Personalmente ritengo che qualsiasi organismo di rappresentanza (e la consulta dovrebbe essere tale, non è una semplice associazione di volontari) dovrebbe passare attraverso un voto. La partecipazione, come qualcuno ha sottolineato nei vari interventi, richiede impegno, discussione continua e lavoro, nonché il coraggio di vedere le proprie debolezze e affrontare critiche. Dunque, ben venga l’interesse di tutti sulla consulta dei popoli, e ben venga l’intervento dell’opposizione, che chiede chiarezza e rafforzamento delle regole della consulta, perché sicuramente una delle sfide più forti delle nostre democrazie oggi passa per le dinamiche di inclusione e coinvolgimento delle differenti culture che fanno parte ormai del nostro tessuto sociale.

Per questo, ringrazio chiunque voglia dare il suo contributo alla costruzione di una consulta più forte, con regole chiare, e maggiore capacità di rappresentare e coinvolgere le comunità straniere e chiedo, per questo la collaborazione di maggioranza ed opposizione: il nostro futuro, la sicurezza, la serenità e, soprattutto, la nostra democrazia, passano anche attraverso questo lavoro”.

 

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