Nel PSC il Parco dello Sport: Tardini, parco Ferrari collegati e polifunzionali. Bosi: “Uno stadio al passo con i tempi”

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Nuova vita e lunga vita allo Stadio Tardini. Tra i progetti del PSC, anche detto “Parma 2030”, dell’amministrazione Pizzarotti, c’è anche un Parco dello Sport che andrebbe a unire lo stadio al vicino Parco Ferrari.

Una linea verde ed attrezzata che unisca anche la ex Polveriera di via Zarotto che dovrebbe diventare una nuova scuola è il sogno non solo dell’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi, come riferisce nella sua intervista a Repubblica Parma, ma a quanto pare anche del capogruppo di Effetto Parma, Marco Bosi, che scrive su Facebook.

“Non è per il mio essere tifoso che ho un sogno: vedere completamente riqualificato lo stadio Tardini, come ipotizzato in “Parma2030” con il Parco dello Sport. Penso che lo stadio in centro possa essere davvero un valore aggiunto, ma possiamo dirlo del Tardini di oggi? Un impianto sì glorioso per la sua storia, ma non più al passo coi tempi. E’ difficile oggi non comprendere il disagio dei residenti, soprattutto quando negli anni di serie A il quartiere veniva letteralmente bloccato.

Appena 2 mesi fa abbiamo approvato un Piano Strutturale Comunale basato sulla riduzione dell’espansione della città e sulla rigenerazione urbana. In un’idea di città che recupera i suoi monumenti e valorizza quei luoghi in grado di aggregare le persone e fare comunità non si può non pensare al Tardini, un impianto che sa attrarre oltre 10mila persone ogni 2 settimane. Quale altro contenitore in città fa questo?

La suggestione che mi affascina è quella del Parco dello sport: un impianto di proprietà della società da 18-20mila posti che sia polifunzionale, in grado di ospitare non solo eventi sportivi, ma anche concerti. Che viva ogni giorno, che possa ospitare un museo dello sport multimediale, che possa produrre energia invece di consumarla, che sappia essere anche un corridoio tra il Parco Ferrari (che verrebbe valorizzato) verso il centro città, che non crei il problema parcheggio per i residenti, ma anzi, che lo risolva. E infine, questo sì da tifoso, che possa attrarre altri tifosi, creando quel “clima da stadio” che rende l’esperienza molto più coinvolgente, diventando base solida (non solo economica) per un ritorno del Parma ai vertici del calcio”.

1 commento

  1. Uno stadio di calcio è un luogo di desertificazione sociale (altroché luogo di aggragazione; basta vedere gli schieramenti delle forze di polixìzia ad ogni partita per rendersene conto). Quell’orrore urbanistico e eschitettonico dello Stadio tardini deve essere demolito e ricoìstruitoi fuori dalla città, e l’area esistente (come dalle volontà del donatore) ridestinata ad attività sportive per tutti gli sport (per fortuna NON eiste solo il calcio). Tutto il resto è demagogia da quattro soldi per far lucrare i pochi soliti noti a spese di tutta la cittadinanza.

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