Gli odori molesti della Laminam di Borgotaro arrivano sino a Bologna. Lega Nord e il suo consigliere Fabio Rainieri interrogano la giunta regionale di Bonaccini per chiedere di valutare la sospensione dei lavori. Chiudere momentaneamente l’azienda che è costata 50 milioni, inaugurata nell’estate del 2016 e che fa lavorare più di 100 dipendenti.
Rainieri chiede di “valutare se far sospendere in via cautelare al più presto l’attività industriale che provoca le forti emissioni odorose fino a che non sia trovata una soluzione per ridurle a livelli accettabili”. Secondo il consigliere regionale del Carroccio “nonostante siano state indicate alla società proprietaria dello stabilimento diverse prescrizioni per ridurre il disagio olfattivo, sembra che la situazione continui a peggiorare in quanto i media riferiscono essere aumentate in questi ultimi giorni le richieste di interventi sanitari per difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi e irritazioni alle mucose nasali accusate soprattutto da alunni e insegnanti dell’istituto comprensivo ubicato nel quartiere San Rocco”.
“La problematica è emersa da oltre 90 giorni – continua il consigliere – e fino ad ora risultati positivi sulla riduzione delle emissioni odorose non se ne vedono e soprattutto non se ne sentono con l’aggravante che, secondo alcuni sanitari, i disturbi provocati da esse si possono cronicizzare. I tempi per trovare e quindi attuare una doverosa definitiva soluzione al problema non sembrano brevi”.
Ma a scendere in campo sulla questione Laminam arriva anche la Gilda degli insegnati di Parma e Picenza. Salvatore Pizzo rende note che “di fronte a quanto stanno subendo i docenti, il personale scolastico tutto e gli alunni delle scuole di Borgotaro, ha indetto un’assemblea sindacale dei docenti e degli altri dipendenti delle scuole del capoluogo della Val Taro che si terrà venerdì 21 aprile dalle ore 8 alle ore 10.