Spaccio al Parco Ferrari: in manette due nigeriani, avevano ceduto 800 dosi nell’ultimo anno

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Era un’azienda “a conduzione familiare” che muoveva un volume di droga da quasi mille cessioni all’anno nella zona, soprattutto, del Parco Ferrari, quella smantellata dall’operazione della Guardia di Finanza.

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza – Compagnia di Parma hanno eseguito una specifica ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale, traendo in arresto due individui, U.S. e A.M., entrambi trentenni di nazionalità nigeriana.

Le due misure restrittive si inquadrano in una più vasta operazione di polizia, denominata “Parco sicuro”, realizzata per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti all’interno del parco “Ferrari” ed in altre zone della città quali, in particolare, via Montanara, via Jacchia e via Paradigna.

 

Lo sviluppo delle indagini e la prima parte dell’operazione, conclusasi nel 2016 con l’arresto di sei spacciatori (RILEGGI Operazione “Parco Ferrari”: in manette sei spacciatori – VIDEO), ha consentito di individuare due ulteriori responsabili.

 

Determinante, in tal caso, si è rivelata l’analisi dei telefoni cellulari sequestrati, in virtù della quale è stato possibile risalire ai due soggetti tratti in arresto nelle ultime ore.

UNo dei due è stato arrestato nel proprio alloggio, l’altro, “latitante”, è stato tradito dall’istino di “zio”: si è recato in ospedale a trovare la sorella, che ha appena partorito il figlio del compare arrestato il giorno prima, e li è stato tratto in arresto.

 

Questi ultimi, risultati essere i principali componenti dell’organizzazione, non solo avevano rifornito di stupefacenti i sei sodali in precedenza arrestati, ma essi stessi erano dediti allo spaccio: agivano, acquisendo ordinativi via telefono e rifornendo i clienti tramite una vera e propria “consegna a domicilio”, a Parma ma anche in altri comuni limitrofi, tra i quali in particolare Montechiarugolo. Per gli spostamenti, utilizzavano solitamente un’autovettura “Golf” di colore blu.

 

Operazione Golf Blu

Nel complesso, l’operazione “Parco Sicuro” ha consentito, ad oggi, l’arresto di otto malviventi; si tratta di quattro nigeriani colti nella flagranza di reato e di quattro ulteriori individui (un tunisino, un italiano residente in città e due nigeriani) destinatari di ordinanze di custodia cautelare. Sono stati inoltre denunciati a piede libero nove individui, tutti di nazionalità nigeriana, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, considerati “cavallini” della consegna. 

 

38 persone, sorprese – per lo più nelle immediate adiacenze del parco “Ferrari” – in possesso di modiche quantità di droga, sono state segnalate alla Prefettura quali abituali assuntori; si tratta di soggetti con età compresa tra 19 e 50 anni, tra i quali professionisti, imprenditori ed operai, oltre un minorennre. 

 

 Nel corso delle numerose perquisizioni domiciliari e veicolari eseguite di iniziativa, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 220 ovuli di cocaina, pari a circa 211 grammi, 128 grammi di hashish, 11 grammi di marijuana, 4 grammi di eroina, 4 bilancini di precisione, diversi grammi di polvere utilizzata per il taglio dello stupefacente, 31 telefoni cellulari, 4 personal computer nonché circa 13.000 euro in contanti, presumibile provento dello spaccio.

Si ritiene che il gruppo si sia ritenuto responsabile di almeno 800 cessioni di droga, per un giro d’affari di quasi centomila euro. 

 

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