Fidenza, meningite non contagiosa: grave una studentessa ricoverata al Maggiore

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Sabato mattina una studentessa dell’istituto superiore Paciolo-D’Annunzio di Fidenza è stata ricoverata al Maggiore dopo essersi sentita male in classe.

Si tratta tuttavia di un caso non contagioso. Le analisi confermano che la meningite non è batterica e quindi non è trasmissibile.

IL COMMENTO DEL SINDACO DI FIDENZA, ANDREA MASSARI –  “Dopo il tempestivo intervento della Sanità Pubblica, le prime analisi hanno escluso che la giovane fidentina che stamane si è sentita male a scuola sia stata colpita da meningite di tipo batterico. Ovvero la forma pericolosissima (meningococcica contagiosa) che si trasmette tra persone, di cui tutti in questi mesi e giorni abbiamo letto e sentito ai notiziari. Le analisi parlano, invece, di meningite virale, forma che non comporta misure di prevenzione e profilassi né tra i familiari della giovane, né tra i compagni di classe e comunque tutti coloro che erano recentemente venuti in contatto con lei. La ragazza è in cura al Maggiore di Parma, dove era stata immediatamente trasportata dopo essersi sentita male in classe. Come Sindaco del Comune di Fidenza sono stato avvertito immediatamente da Ausl e dalla Regione Emilia-Romagna, con le quali abbiamo lavorato fianco a fianco e anche ora sono in costante contatto per notizie sempre aggiornate circa lo stato di salute della studentessa, così come ho fatto con le Forze dell’Ordine e la Dirigenza del Paciolo-D’Annunzio, la scuola frequentata dalla nostra giovanissima concittadina. La situazione clinica, da quanto mi viene riferito, è ancora delicata e per questo chiedo a tutta la Città di unirsi con un pensiero o una preghiera alla famiglia. Tifiamo tutti insieme per la speranza che possano superare queste ore difficili nel migliore dei modi. Oltre a ciò, desidero ringraziare per la collaborazione i vertici della Dirigenza scolastica del Paciolo-D’Annunzio e i rappresentanti degli studenti. Soprattutto credo sia doveroso evidenziare quanto la rete della Sanità pubblica si sia attivata a tutti i livelli con precisione, puntualità e grande professionalità, predisponendo a titolo precauzionale tutte le misure di profilassi e di messa in sicurezza nel caso le analisi avessero confermato da subito la sussistenza di un caso di meningite batterica. Ovviamente sono in corso accertamenti per acclarare la causa dell’infezione e di tutti gli sviluppi della vicenda continueremo a dare conto a tutta la Comunità, unitamente ad Azienda Usl”.

TUTTO QUELLO CHE SI DEVE SAPERE SULLA MENINGITE –

La meningite è una seria patologia provocata da un processo infiammatorio a carico delle meningi (Pia Madre, Aracnoide e Dura Madre), le tre sottili membrane che rivestono l’encefalo e il midollo spinale. La malattia può essere virale o batterica. La meningite virale, detta anche asettica, in quanto il liquor, ossia il liquido trasparente che circonda il cervello, risulta essere privo di batteri all’esame microscopico; è meno grave, ma anche la più comune, e si risolve in una decina di giorni.

CAUSE MENINGITE VIRALE O ASETTICA –  E’ causata: da infezioni nei pressi del cervello o del midollo spinale (es. ascessi epidurali), funghi, alcuni tipi di cancro, alcuni farmaci (antibiotici e analgesici antinfiammatori), malattie trasmesse da zecche (es. malattia di Lyme), tubercolosi, virus. Circa la metà dei casi di meningite asettica sono causati dal virus Coxsackie e echovirus, membro della famiglia degli enterovirus, distribuiti con il contatto a mano, con la bocca e con la tosse, che possono essere diffusi anche attraverso il contato con la materia fecale. Tra gli altri virus che causano la meningite asettica: varicella, herpes di tipo 1 ( herpes simplex o herpes labiale) e di tipo 2 (herpes genitale), HIV, parotite, rabbia, West Nile Virus e altri enterovirus. Tra i fattori di rischio della meningite asettica : essere un operatore sanitario, avere un sistema immunitario compromesso, esposizione a bambini in un asilo nido, esposizione a qualcuno con una recente infezione virale.

La meningite batterica, invece, seppure più rara, è estremamente seria, potendo avere conseguenze fatale.

CAUSE MENINGITE BATTERICA –  I batteri più frequentemente coinvolti nella sua insorgenza sono: Neisseria meningitidis (meningococco), in particolare i suoi sierogruppi A, B, C, W 135 e Y. La trasmissione in questo caso avviene per via respiratoria e nel 10-20 % dei casi la malattia ha un decorso fulminante, potendo portare alla morte in poche ore, nonostante una terapia adeguata. Streptococcus pneumoniae (pneumococco), che arriva al cervello attraverso il flusso sanguigno da altre parti del corpo e, oltre alla meningite batterica, può causare polmonite e infezioni alle prime vie aereee respiratorie (es. otite). Haemophilus influenzae: il tipo B, fino agli anni 90 era la causa più comune di meningite nei bimbi al di sotto dei 5 anni. Con l’introduzione della vaccinazione, i casi di meningite causate da questo batterio si sono di molto ridotti.

I fattori di rischio della meningite batterica sono : età (la malattia colpisce soprattutto i bimbi al di sotto dei 5 anni, i giovani tra i 18 e i 24 anni e le persone anziane), vita in comunità (le persone che vivono o lavorano in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o i militari in caserma, hanno un rischio più elevato da meningococco), fumo o esposizione a fumo passivo, altre infezioni alle prime vie respiratorie. Anche la gravidanza è una situazione a rischio, dato che la donna incinta è più soggetta di altri alla listeriosi, una patologia che può degenerare in meningite.

SINTOMI: I primi sintomi della meningite possono essere aspecifici (sonnolenza, cefalea, inappetenza); però dopo 2-3 giorni peggiorano: compaiono nausea e vomito, febbre alta, pallore, fotosensibilità, rigidità della nuca e quella all’estensione della gamba, senso di confusione e convulsioni. Nei neonati, alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre può esserci pianto continuo, irritabilità, sonnolenza al di sopra della norma e scarso appetito. A volte si nota un ingrossamento della testa, soprattutto nei punti ancora non saldati completamente fontanelle) che può essere facilmente palpato. Soprattutto alle prima avvisaglie, nei bimbi è fondamentale ricorrere alle cure ospedaliere.

MENGITE VACCINI – L’esame del paziente permette al medico di stabilire se si tratta di meningite. Il test più affidabile è l’esame del fluido cerebrospinale (liquor-cefalo-rachidiano), estratto dal canale spinale attraverso la puntura lombare. Il prelievo consente anche di stabilire qual è il microrganismo responsabile e, in caso di batteri, di scoprire a quali antibiotici è sensibile.

CURA –  La cura principale per la meningite batterica è la somministrazione di antibiotici, prima su base empirica e, una volta in possesso dei risultati di laboratorio, usando farmaci mirati. Spesso è necessario il ricovero in reparto di terapia intensiva per supportare le funzioni vitali. Contro Haemophilus influenzae, meningococco e pneumococco è possibile vaccinarsi. Per le meningiti virali, non vi è una terapia specifica e solitamente si risolvono spontaneamente. Per alcune forme (herpes) è possibile utilizzare farmaci antivirali.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2014/02/meningite-virale-e-batterica-cause-fattori-di-rischio-sintomi-diagnosi-e-cura/260758/#A4GZ11kBzEcqTpQf.99

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