Bilancio 2017: approvato. Il dibattito, Ferretti: “Azioni Fiere, c’è interesse di Upi”. Bosi: “Parma ora attrattiva, inclusiva, sostenibile ed equilibrata”

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E’ giunto l’ultimo giorno per votare il bilancio preventivo del 2017. Oggi, 20 dicembre, il consiglio si è espresso: passa con 19 voti favorevoli e 14 contrari.

Il dibattito è iniziato con gli interventi dell’assessore Ferretti e del sindaco Pizzarotti.

Pizzarotti ha voluto rispondere alle polemiche che accusano l’amministrazione di mantenere aliquote e tasse troppo alte: “Garantire queste aliquote permette di mantenere questi tipi di servizi. Avremmo potuto abbassarle e lasciare al prossimo amministratore un bilancio senza soldi a metà anno ma abbiamo deciso di non farlo”.

Ferretti invece ha ribadito parte del discorso di martedì scorso e risposto in particolare al candidato PD, Paolo Scarpa, che ha accusato il Comune di svendere i gioielli di famiglia, ossia le azioni di Fiere di Parma: “A chi dice che stiamo svendendo il patrimonio e che siamo in un ottica liquidatoria svendendo anche Fiere, io rimando a una lettere che abbiamo ricevuto dall’Unione Parmense degli Industriali che mostra interesse per queste azioni. Non abbiamo deciso di vendere per una nostra idea balzana ma l’abbiamo decisa per questa manifestazione di interesse e perché Fiere viene ingessata dai soci pubblici che in questo momento non hanno la capacità di andare in mercati tipo Dubai, Polonia. Per noi come Comune di Parma se ci risolviamo i nostri problemi siamo già più che felici”.

“Siamo passati da un insoluto in campo del multiutility a un insoluto in campo di lancio degli enti locali. – ha continuato Ferretti – Sono stati anni in cui siamo passati da Imu, Tari, Tasi ad aliquote diverse. Non erano operazioni nostre ma di governo e abbiamo deciso di mettere l’addizionale solo per la prima casa per non gravare sul commercio. Per Irpef abbiamo deciso di mettere delle esenzioni per redditi sotto 10 mila euro. Su tariffe aggiuntive sui musei, che qualcuno ha affermato, dico non è vero. Non ci sono stati aumenti di tariffe a parte qualche limatura e arrotondamento”.

Sulle vendite di azioni Iren, Ferretti replica: “Come disse il tanto citato Capelli, mio predecessore, “le azioni messe in una società sono perse”. Questo lascia poco spazio a interpretazioni su cosa ne pensasse delle azioni Iren. Noi abbiamo cercato in questi anni di salvarle il più possibile. Quelle messe in vendita di proprietà Stt sono state necessarie in un periodo difficile per le vendite immobiliari”.

“I tassi con le banche sono stati rivisti, tutti quelli possibili. – conclude l’assessore al bilancio- Debiti fuori bilancio, tutto verrà mandato alla Corte dei Conti e vedremo. Oneri sulla spesa corrente criticati, sono 1 milione e 600 mila. Nulla a che vedere con quelle plusvalenze che vendevano terreni per metterle sui servizi del sociale come si faceva una volta. Debito, bilancio consolidato del 2015 verrà reso noto ai consiglieri il primo possibile. Presto sarà pronto anche quello del 2011. Lì non parleremo più del commissario Ciclosi ma solo della metodologia Comune di Parma e Università, però confermo confermo quanto già detto. A chi si ostina a dire che abbiamo ridotto il debito grazie a Stu Pasubio e Spip, il metodo dell’Università parte dal 2012 senza tener conto di quelle due società. E arriviamo al 2015 avendo già ridotto il 40% del conto debito”.

Appoggio al documento di bilancio da parte del consigliere Andrea D’Alessandro, unico membro del M5S nella maggioranza, che lo ha definito innovativo e propositivo.

Il capogruppo PD, Nicola Dall’Olio, risponde duramente sulla decisione dell’amministrazione di vendere azioni Iren e Fiere di Parma e non solo: “Questa lettera dell’Upi viene fuori oggi e questo mostra come voi abbiate già deciso. Avete fatto una scelta meramente politica senza interpellare la minoranza. Meno male che non avete venduto subito Iren perché ci hanno salvato. E dov’è questo bilancio consuntivo del 2015 che mostra questa diminuzione del debito? Come è stato diminuito? Manca la trasparenza che voi professavate. Sulle innovazioni noi abbiamo sentito solo le parole. Innovazione voleva dire nuove forme di partecipazione che nei fatti non ci sono state”. Dall’Olio ha dichiarato di votare no al bilancio 2017 presentato dall’amministrazione.

Della stessa opinione il consigliere di PCI, Ettore Manno, che ha dichiarato:”La vostra idea è stata un totale fallimento, l’Amministrazione non è entrata mai in sintonia con il cuore di questa città. E’ un azione politica fallimentare”.

Roberto Ghiretti di Parma Unita: “Avete parlato di lotta all’evasione ma non è stata fatta. Stessa situazione che si ripete per il tema sicurezza. Contraddizione incondizionata anche per vendita Fiere Parma, prima volete puntare sull’Europa e all’internazionalità e poi questo? Il mio no granitico a questo documento è perché sarebbe impossibile trovarne condivisione. Il bilancio partecipativo ad esempio, anche quest’anno, non si è visto.

Il capogruppo della maggioranza Marco Bosi ha espresso orgoglio per aver scongiurato il default del Comune: “Parma oggi è una città attrattiva, inclusiva, sostenibile ed equilibrata“. Bosi ha poi ricordato gli sforzi compiuti dall’Amministrazione per il servizio del welfare, sui rifiuti, sul turismo, la riduzione dei costi e del debito. “Quanti ci avrebbero scommesso in quel lontano maggio 2012? “Non durano più di 6 mesi” dicevano tanti dei nostri avversari”.

Parma è inclusiva quando viene messo il welfare in cima a tutte le priorità. – ha continuato Bosi – Nonostante difficoltà avevamo ben chiaro che il welfare veniva prima di tutto anche quando, colpevolmente, abbiamo tardato a rinnovare il servizio di integrazione scolastica. Servizio che è incrementato col nuovo appalto. Incrementati anche gli assegni di sostegno alle famiglie in povertà. Parma è inclusiva quando riconosce ai bambini nati qua una parmigianità che non sta nel colore della pelle, ma nel modo di saper stare nella comunità.

Parma è attrattiva quando il turismo cresce come in nessun’altra città della nostra regione. Siamo consci, a volte fin troppo, delle nostre eccellenze, ma queste diventano valore aggiunto se riconosciute dal mondo che sta al di fuori dei nostri confini. Ed è anche grazie a quel preziosissimo lavoro di promozione del nostro territorio fuori dalla città che è arrivato il riconoscimento per la gastronomia Unesco. Parma è attrattiva quando il suo Teatro fa arrivare persone da fuori città, ma anche dall’estero con incassi record. Il merito certamente non è interamente adducibile a questa amministrazione, ma è la migliore risposta a chi racconta di una Parma morta, degradata e senza prospettive, quei profeti di sventura che vorrebbero vederla davvero morente pur di ottenere un pugno di voti in più.

Parma è sostenibile quando pensa ai suoi figli e ai suoi nipoti, i parmigiani di domani. Lo fa smettendo di consumare in maniera sconsiderata il territorio, mangiando verde in favore del cemento. Basta speculazioni, basta opere inutili, basta piani di espansione anacronistici. Il PSC arriverà in quest’aula a breve, con una riduzione di 4 milioni di metri quadri. Non saldo zero, saldo negativo. Quanti altri comuni hanno fatto questo? Parma è sostenibile quando andare a scuola non è più un pericolo. Nonostante le difficoltà si sono messi circa 7 milioni all’anno per rimuovere l’amianto da tutte le scuole e fare quei lavori di messa in sicurezza antisismica e antincendio che negli anni di grandeur ci si era dimenticati. Siamo poi i primi ad approvare il PUMS. Modello per la riduzione dei rifiuti mandati a smaltimento in tutto il mondo quando c’è qui chi vorrebbe reintrodurre i cassonetti.

Parma è equilibrata quando si concede ciò che si può permettere. I risparmi sono iniziati dalla testa, con Sindaco, Vicensindaco e Presidente del consiglio comunale che si sono ridotti lo stipendio appena insediati. Abbiamo dimezzato la spesa per i dirigenti, limitandone il numero. Abbiamo ridotto del 20% la spesa dei CDA. Abbiamo chiuso circa 20 partecipate. Abbiamo fatto 5 piani di ristrutturazione. La polemica di bassissimo livello sulle percentuali di riduzione del debito la lascio a voi, animali da campagna elettorale, pronti a dire qualsiasi cosa. Il giudizio su questa amministrazione lo daranno i cittadini, ma qualunque esso sia, nessuno mi potrà togliere l’orgoglio di avere guidato una maggioranza che con la sua responsabilità e tenacia ha scongiurato quel default.

Ma non è finito, fuori da questo palazzo ci sono persone che faticano ad arrivare alla fine del mese, schiacciate da una crisi che toglie non solo il lavoro, ma anche la dignità. E’ soprattutto a loro che dobbiamo continuare a guardare ogni giorno nel nostro lavoro quotidiano. Vorrei ringraziare il sindaco, i dipendenti comunali, i sindacati e la mia maggioranza per questi risultati”.

 

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