Pusher e “cocaina a domicilio” in Municipio: ancora guai per Andrea Censi

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Ci cade ancora Andrea Censi. L’ex sindaco di Polesine prima, Zibello poi, oggi decaduto in virtù della fusione tra i due paesi occorsa ad inizio anno, ma in aria di ricandidatura alle amministrative dei prossimi mesi, figura tra coloro che hanno ricevuto cocaina dalla banda italo-albanese sgominata nella notte tra martedì e mercoledì (LEGGI).

Se i Carabinieri si sono limitati a raccontare di alcune cessioni di sostanza stupefacente avvenute all’interno del Municipio, dall’ordinanza di custodia cautelare a carico dei nove individui si evince come Censi avrebbe acquistato cocaina in 25 occasioni dal 21 novembre 2014 al gennaio 2015.

Andrea CensiDall’Ordinanza emessa dal giudice Artusi, emerge come il 43enne architetto prestato alla politica avrebbe acquistato da Orion Hotaj ed Ergys Hotaj, classe 81 e 85, albanesi, residenti a Polesine, ora in carcere, in sei distinte occasioni dosi di cocaina, in un caso tre grammi, in altri quantità imprecisate, nel periodo compreso tra il 19 dicembre 2014 e il 16 gennaio 2015.

In altre 19 occasioni, tra il 21 novembre 2014 e il 18 gennaio 2015 Andrea Censi avrebbe ricevuto cocaina da Altin Kashami, 41 anni, residente a Busseto, anche lui arrestato.

Kashami, in più occasioni, avrebbe raggiunto Censi in Municipio a Zibello, ove si trovava nella sua qualità di sindaco. 

L’ex sindaco, 43 anni, è stato solamente segnalato alla Questura come assuntore, cosa che non comporta reato, ma non è la prima volta che finisce nei pasticci per la droga: nel 2009 fu indagato per spaccio, con l’accusa di aver organizzato feste in casa propria addolcite dalla cocaina. Nel dicembre 2013 l’assoluzione, per il riconoscimento da parte del giudice dell’uso di gruppo, che non comporta reato. (effedivi)

 

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