Rubano oro e ricordi di una vita a un’84enne: arrestati due cittadini napoletani

I beni sono stati restituiti all'anziana che li ha definiti: "Un pezzo di vita"

0

I fatti risalgono a circa due mesi fa quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Parma, al termine di una complessa attività investigativa hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di truffa aggravata in danno di una 90enne di Parma, un 23enne ed un 33enne italiani, residenti a Napoli. 

Nel medesimo contesto investigativo, i militari hanno individuato nella disponibilità dei due arrestati un alloggio nella città di Bologna, preso in affitto su una nota piattaforma per una settimana, che sottoposto a perquisizione d’iniziativa ha permesso di rinvenire ulteriore refurtiva, costituita essenzialmente da oggetti in oro.

Da qui la è partita la non semplice ricerca del proprietario di quell’oro, dall’ingente valore economico, ma dall’inestimabile valore affettivo, in quanto ricordi di una intera vita trattandosi di preziosi datati, quali fedi nuziali e doni di fidanzamento di oltre 60 anni fa, appartenuti a cari probabilmente scomparsi e custoditi con la cura di un tesoro, perché segno di affetti del passato e di tempi in cui tali oggetti sono stati acquistati con sudore e fatica, defraudati da sciacalli senza scrupolo con l’inganno.

Alla fine la caparbietà dei Carabinieri ha portato ad identificare la proprietaria di quell’oro, una 84enne toscana che come la novantenne di Parma era stata truffata dai due arrestati.

Rintracciata la donna, che fin da subito ha espresso una immensa gratitudine nei confronti di chi le aveva restituito un “pezzo della sua vita”, è stata fissata la data per le operazioni di riconoscimento e restituzione. Questo è il termine tecnico che descrive quello che di solito avviene nelle Caserme in circostanze analoghe, ma questa volta è successo anche altro.

L’appuntamento era fissato per le 11,00 per dare tempo alla 84enne, residente in Toscana di raggiungere Parma, ma alle 08.00 la donna accompagnata dalla figlia era già in caserma, l’emozione derivante da quella restituzione era evidente e non certo per il valore economico, ma per quel pezzo di vita che le stava per essere restituito: i doni ricevuti dai genitori e dal marito, segni tangibili di sentimenti immortali.

I carabinieri all’atto della restituzione si sono commossi ed emozionati, non solo per l’evidente felicità e gratitudine dell’anziana, non per i ripetuti grazie, grazie, grazie, ma per l’indefinibile gioia espressa dagli occhi della distinta ed elegante signora, nell’atto di tornare in possesso di un pezzo di vita che temeva aver perso per sempre, struggendosi l’animo perché si riteneva colpevole per non aver presagito la trappola.

Nel corso delle operazioni di riconoscimento dei vari oggetti, nel momento in cui l’84enne ha preso in mano la fede nuziale sulla quale era impresso il suo nome e la data del matrimonio, la sua felicità è stata indescrivibile ed il volto e gli occhi della donna tornati a splendere.  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here