Le liste d’attesa per gli esami essenziali in Emilia Romagna sono troppo lunghe, così come i tempi di attesa in pronto soccorso. Tempi di attesa per i quali molti pazienti si autodimettono, ovvero, ci rinunciano, andando a casa senza essere stati visitati e curati.
“E’ na vergogna nazionale – spiega Forza Italia – il diritto alla salute e’ un diritto di tutti, tutelato dalla costituzione. E il sistema sanitario deve garantire almeno un livello base di assistenza”.
Alcuni esami, come l’ecoaddome o alla mammella hanno tempi biblici, così come le visite specialistiche – spiega Valentina Castaldini, capogruppo in regione. “I tempi di attesa in Emilia sono oltre al 50% della media nazionale, al 60-70% per le prestazioni essenziali”.
Per poi non parlare del Pronto Soccorso: “Se ne va il 4% degli accessi, sconfortati dalla coda i cittadini rinunciano. Anche il tanto bistrattato privato, si sta rivelando necessario” – spiegano.
Servono proposte significative per riforma sanitaria e vanno rivisti i apporti col privato, immaginare una scontistica con lo stato che controlla i prezzi, la qualità e faccia da garante”.