Il padre va al lavoro con una pistola nello zaino, il figlio nascondeva in camera da letto hashish e marjuana: arrestati

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I Carabinieri della Stazione di Fidenza, nel pomeriggio del 14 febbraio, hanno ricevuto una segnalazione relativa ad un uomo, dipendente di una azienda borghigiana che circolava armato sul luogo di lavoro.

Adottate tutte le cautele del caso, tre militari lo hanno avvicinato poco dopo, mentre era intento a svolgere le sue mansioni e bloccato. Il cinquantenne, sorpreso dalla vista delle uniformi, non ha opposto alcuna resistenza e ha permesso ai militari di procedere con i loro accertamenti.

Quando si è trovato a dover giustificare il possesso di una semi-automatica, nello zaino, e del caricatore con 5 proiettili calibro 9 in tasca, ha tentato di minimizzare, riferendo di essere titolare di regolare porto d’armi.

I Carabinieri, come prima cosa, lo hanno allontanato dai locali della ditta, troppo affollati, e accompagnato in caserma, dove hanno verificato che quanto sostenuto dal cinquantenne era vero solo in parte, essendo dotato unicamente di porto di pistola “a uso sportivo”, che consente di portare armi regolarmente detenute al poligono e non di certo al lavoro.

Nel corso dei doverosi approfondimenti, i Carabinieri hanno quindi esteso la perquisizione al domicilio dell’uomo, in un comune della provincia, ove hanno rinvenuto, assieme a diverse armi (3 pistole e 6 fucili), regolarmente detenute, anche un fucile a canne sovrapposte risultato oggetto di furto nel modenese oltre 20 anni fa. 

I militari, durante i controlli, hanno inoltre notato che il figlio convivente del 50enne, da poco maggiorenne, appariva particolarmente agitato, di fatto senza un valido motivo. Quando i Carabinieri gli hanno chiesto di consegnare eventuale materiale illecito detenuto, il giovane ha spontaneamente consegnato una dose di “fumo” che aveva in tasca, sperando di cavarsela; la doverosa perquisizione della sua stanza ha però permesso di rinvenire 28 ulteriori dosi preconfezionate, per un totale di oltre 20 grammi di marijuana e hashish, nonché bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento. 

Sentito il PM di turno, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di entrambi, con le accuse di porto illegale d’arma, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Terminate le operazioni di rito, i due sono stati riaccompagnati a casa, in regime di detenzione domiciliare, in attesa delle determinazioni del Tribunale.

Il giudice dopo aver convalidato gli arresti ha deciso per la liberazione del 20enne, disponendo invece per il padre la detenzione domiciliare in attesa del processo.

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