Parma Venezia da vertigini: la decide Camara al 100esimo. E il Parma vola

Eravamo pronti a lagnarci delle occasioni sciupate, del gol preso con leggerezza, di una fase calante dei ducali. Forse, semplicemente, sulle gambe e sulla testa pesava una partita che ha un peso specifico diverso, dalle altre. Ma Camara ha rotto la maledizione, e tutta la partita è corsa in campo. Loi stadio, esploso. Si, non era una partita come le altre, e cancelliamo le lagne. La fortuna aiuta gli audaci, e chi ci prova sino all'ultimo.All'ultimo respiro Camara mette tutti d'accordo: sugli sviluppi dell'ennesimo corner, Camara raccoglie una respinta corta della difesa e scaraventa il pallone in rete con un destro al volo. E' un gol che vale, forse, una stagione. Sicuramente conta sette punti sulla terza, che un po di vertigine la fanno venire

0

Eravamo pronti a lagnarci delle occasioni sciupate, del gol preso con leggerezza, di una fase calante dei ducali. Forse, semplicemente, sulle gambe e sulla testa pesava una partita che ha un peso specifico diverso, dalle altre. Ma Camara ha rotto la maledizione, e tutta la partita è corsa in campo. Loi stadio, esploso. Si, non era una partita come le altre, e cancelliamo le lagne. La fortuna aiuta gli audaci, e chi ci prova sino all’ultimo.

All’ultimo respiro Camara mette tutti d’accordo: sugli sviluppi dell’ennesimo corner, Camara raccoglie una respinta corta della difesa e scaraventa il pallone in rete con un destro al volo. E’ un gol che vale, forse, una stagione. Sicuramente conta sette punti sulla terza, che un po di vertigine la fanno venire. 

PARTITA – E’ la sfida del giorno, e forse, qualcosa di più. La capolista contro la rincorrente, gli investimenti contro il denaro. Un Tardini quasi full, un sole primaverile e tanta voglia di rivalsa per il Parma dopo la sconfitta nel derby.

Davanti a Chichizola difesa a quattro: Coulibaly, Osorio, Circati e Di Chiara. In mezzo il ballottaggio lo vince Hernani, con Bernabé in mediana, sulla trequarti Man, Bonny e Mihaila alle spalle dell’unica punta Benedyczak preferito a Colak.

Parte elettrica la gara, veloce, con un ritmo felice, lanci interessanti del Parma, contropiedi veloci del Venezia. Una partita aperta e scoppiettante, con gli ospiti molto fallosi e nervosi.

Al 21esimo passa il Parma: Man lancia Mihaila che brucia il controllore e in diagonale insacca. Il guardalinee annulla ma il var lo contraddice, gol buono, Parma avanti.

I ducali continuano a spingere, ma su una ripartenza è il Venezia a fare male: Osorio si addormenta: Altare lancia Pojanpalo che insacca. Il Parma protesta per un fallo su Di Chiara ma è tutto regolare.

Quello dei ducali diventa un assedio: ci prova due volte Benek a botta sicura, neutralizzato da Svoboda prima, da Joronen poi.

Al 41esimo è Mihaila, a botta quasi sicura, che da poi passi si fa ipnotizzare da Joronen. Sul finire del recupero tocca a Benek ma non riesce a controllare il pallone. E il primo tempo sfila via: uno a uno e tante emozioni.

La ripresa inizia a 22 invariati e con un testa a testa Candela – Benek devanstante: il polacco sembra costretto a uscire poi resta in campo con una vistosa medicazione, come l’avversario.

Se il primo tempo era stato frizzante e di marca ducale, il secondo ha più imprinting ospite, anche se a taccuino va solo una parata di Chichizola, più una seconda da brivido in due tempi: troppi gli errori ducali verso l’area avversaria.

Quando dopo un allungo Bernabè si ferma tenendosi la coscia sacramentare diventa legittimo e non blasfemo, così i carri di Madonne lasciano il posto al tifo: il Parma sciupa, e Joronen si supera su Man quando il crono indica 82.

Il tempo scorre velocissimo, i minuti di recupero sono nove ma è la difesa del Parma che con un pasticcio rischia di regalare la vittoria ai lagunari. Pierini però non inquadra la porta.

I minuti di recupero sono nove, compatibili con la botta Candela – Benedyczak. E succede di tutto. Al 96esimo Di Chiara entra a gamba un po alta su Candela: per Marchetti è rosso, che poi il var modera su un più ragionevole giallo.

E all’ultimo respiro Camara mette tutti d’accordo: sugli sviluppi dell’ennesimo corner, Camara raccoglie una respinta corta della difesa e scaraventa il pallone in rete con un destro al volo. E’ un gol che vale, forse, una stagione. Sicuramente conta sette punti sulla terza, che un po di vertigine la fanno venire. 

Eravamo pronti a lagnarci delle occasioni sciupate, del gol preso con leggerezza, di una fase calante dei ducali. Forse, semplicemente, sulle gambe e sulla testa pesava una partita che ha un peso specifico diverso, dalle altre. Ma Camara ha rotto la maledizione, e tutta la partita è corsa in campo. Loi stadio, esploso. Si, non era una partita come le altre, e cancelliamo le lagne. La fortuna aiuta gli audaci, e chi ci prova sino all’ultimo.

(Video dal canale YouTube di StadioTardini.it)

TABELLINO

PARMA-VENEZIA 2-1

MARCATORI: 21′ Mihaila (P), 26′ Pojanpalo (V), 90 + 10′ Camara (P)

PARMA: Chichizola; Coulibaly, Osorio, Circati, Di Chiara; Hernani (dal 76′ Estevez), Bernabé (dal 82′ Cyprien); Man, Bonny (dal 76′ Charpentier) , Mihaila (dal 82′ Partipilo); Benedyczak (dal 67′ Camara). A disp: Turk, Corvi, Balogh, Delprato, Colak, Sohm, Zagaritis.
All: Fabio Pecchia.

VENEZIA: Joronen; Candela, Altare, Svoboda, Sverko (dal 91 Idzes); Busio (dal 91′ Andersen), Tessmann, Ellertsson (dal 67′ Zampano); Gytkjaer (dal 67′ Bjarkason), Pohjanpalo (dal 83′ Olivieri), Pierini. A disp: Bertinato, Grandi, Modolo, Cheryshev, Lella, Dembelé, Ullmann. All: Paolo Vanoli.

Arbitro: Marchetti

Ammoniti: Tessman, Ellertsson (V), Di Chiara, Camara (P)

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here