Molesta due “subordinate”: licenziato. La Cassazione conferma la condanna

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La rubrica curata da UVL-Ufficio Vertenze Lavoro della CGIL di Parma dedicata alle“BUONE SENTENZE” torna ad occuparsi di azioni a tutela di lavoratrici vittime di comportamenti sessisti e nella fattispecie di un licenziamento per giusta causa nei confronti del responsabile del personale di un’azienda che in due diversi episodi aveva molestato due dipendenti sue subordinate.

La vicenda vede in un primo momento riconosciute le ragioni del lavoratore, che intraprende il ricorso, e il cui licenziamento in primo grado viene giudicato illegittimo dal Tribunale. Il datore di lavoro ricorre quindi contro tale sentenza e in secondo grado si vede riconosciuta la legittimità del licenziamento. Sentenza ulteriormente confermata dalla Cassazione, che il 26 settembre 2023 non avvalla le ragioni cameratesche e goliardiche addotte dalla difesa, bensì evidenzia un comportamento volgare e offensivo della dignità e professionalità delle lavoratrici.

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