Riparte Punto Arte di Confartigianato con la mostra: “Giorgio Gost: 35 anni di opere, dall’astrattismo alle capsule del tempo”

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Gli spazi di Confartigianato (viale Mentana 139|A) tornano a riempirsi di opere d’arte con la mostra dell’artista Giorgio Gost che inaugura la stagione di Punto Arte 2023-2024.

“Ci apriamo nuovamente alla città – ha spiegato Massimiliano Crapa, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Parmaper dare spazio all’arte e alla bellezza, con la speranza che questo possa essere una vetrina per gli artisti locali, in particolare pittori e fotografi e anche uno stimolo per i tanti giovani che spesso non hanno un luogo dove poter mettere in mostra il loro talento”.

Da lunedì 16 ottobre a mercoledì 15 novembre la mostra “Giorgio Gost: 35 anni di opere, dall’astrattismo alle capsule del tempo”, che celebra i 35 anni di attività dell’artista parmigiano, sarà visitabile negli orari di apertura degli uffici: dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30; il venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30.

Dopo le opere astratte degli esordi, con abbinamenti e miscelazioni di colori, paesaggi geometrici e affiancamento di colori dalla fine degli anni Ottanta Gost ha iniziato a creare

composizioni con bolle di accompagnamento anni ‘70 fissate su tela e protette con strato di resina. Dalla metà degli anni ‘90 si è dedicato alla pittura metafisica con grande interesse per gli accostamenti di colore.

Con l’arrivo del nuovo millennio, pur continuando ad approfondire questo ciclo, affronta nuove esperienze attraverso opere con soggetti geometrici e nel 2011 dopo il devastante terremoto che sconvolge il Giappone trova un modo per salvare le cose che ci stanno intorno con l’intento di farle resistere per millenni. Sono le capsule del tempo che contengono oggetti confezionati e piene di liquidi o solidi come li beviamo o li mangiamo, racchiusi in una resina che subisce il processo per termofusione.

Nell’esposizione a Confartigianato troviamo dalla pasta Barilla, all’olio per motore, da confezioni di profumi a quelle di medicine a quelle di cioccolatini…

Gost si chiede: “Quante opere testimonianza di migliaia di artisti vissuti nei secoli scorsi non sono giunte a noi? Quanti artisti famosi per un determinato periodo sono poi stati dimenticati dal mercato e dai collezionisti in seguito alla variazione del genere di espressione artistica? Quanti sono stati dimenticati in seguito al cambio generazionale, che è solita avere interessi diversi”?
Ed è per questo che cerca di “salvare” le immagini che ci hanno accompagnato per decenni della nostra vita in modo semplice. Lo fa – come spiega “mettendo tutt’intorno resina trasparente utilizzata per pavimenti industriali, che non subendo calpestio di persone e macchine operatrici, non essendo esposta a pioggia, grandine, gelo ma appesa ad una parete, si pensa possa avere una lunghissima durata senza aver bisogno di costanti interventi di manutenzione e restauro che potrebbero in molti casi risultare impossibili per problemi di reperimento fondi”.

Ecco che immagini a noi familiari come i tagli su tela diventano After Fontana (oggetti e concetti che verranno ricordati nell’anno 6000 anche se gli originali non esisteranno più) le lettere alfabetiche diventano After Boetti , la lattina di Campbell’s Soup diventa After Warhol, la famosa Merda d’artista diventa After Manzoni, la piazza d’Italia Metafisica diventa After De Chirico….

E se avete oggetti o ricordi da conservare molto a lungo fatecelo sapere e vi metteremo in contatto con l’artista!

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