Mangiare pasta tutti i giorni fa male?

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Quando si parla di dieta, spesso è facile trovare fazioni ed estremismi. C’è chi dice che la pasta e i carboidrati sarebbero da evitare se si vuole perdere peso, e chi invece afferma che una dieta bilanciata non può fare a meno dei carboidrati.

In Italia la pasta è una componente fondamentale della dieta, perché la possiamo abbinare a centinaia di ingredienti diversi ed è spesso associata anche alle occasioni speciali.

Oggi la maggior parte dei nutrizionisti è del parere che è possibile mangiare la pasta tutti i giorni, purché sia consumata nelle giuste quantità e con una varietà di altri alimenti costituiti da proteine, grassi, fibre e quant’altro.

Ma cosa succederebbe se si mangiasse pasta ogni giorno? È consigliabile ridurre le quantità?

Mangiare la pasta tutti i giorni: gli effetti sulla salute

Quando si sceglie di iniziare una nuova dieta per perdere perso o migliorare la propria salute, le diete a basso contenuto di carboidrati o del tutto prive di carboidrati regnano ancora sovrane, eppure non è detto che dovrebbero. Secondo uno studio le persone che assumono la maggior parte delle calorie giornaliere dai carboidrati tendono a vivere mediamente fino a quattro anni in più rispetto ai soggetti che hanno un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati.

Proprio per questo gli italiani in media sono più magri, più sani e vivono quasi quattro anni in più rispetto all’americano medio che consuma meno pasta. Ed è proprio la pasta la parte integrante della vita quotidiana dell’italiano medio.

Sophia Loren, indubbiamente considerata una delle donne più belle del mondo, in più di un’occasione ha dato il merito del suo aspetto e della sua figura al consumo di pasta. Infatti, è famosa la sua affermazione: “Tutto ciò che vedi lo devo agli spaghetti”. La dieta italiana, che si basa fondamentalmente sulla dieta mediterranea, consiste in un piano alimentare ben bilanciato che prevede il consumo di cereali integrali, verdure e molto olio d’oliva.

Si tratta di un piano alimentare ben bilanciato e facile da seguire anche come dieta per migliorare la salute.

La pasta nella dieta

In genere, la maggior parte delle persone pensa che un pasto carico di carboidrati porti ad una sensazione di sonnolenza, ma in realtà è l’esatto opposto. Infatti, mangiando pasta a cena insieme ad altre fonti di proteine, grassi e fibre, al mattino seguente ci si sveglia con una carica maggiore, ideale per iniziare al meglio la giornata, persino senza dover bere il caffè o il tè.

Secondo un dietologo, sono tante le persone che demonizzano i carboidrati, ma i carboidrati sono la fonte di energia preferita dal nostro corpo. A differenza degli zuccheri semplici, i carboidrati nella pasta sono carboidrati complessi che richiedono più tempo per essere digeriti e forniscono energia sostenuta per un lungo periodo di tempo invece di un’esplosione di energia e poi un crollo

Ottima alternativa, la ricetta delle patate al forno, è perfetta per sostituire i carboidrati della pasta con alimenti più vari. Per quanto la pasta sia salutare, infatti, è anche importante variare la fonte di carboidrati.

Ad esempio, anche la tipologia di pasta da consumare può fare la differenza. Infatti, mangiare quotidianamente la pasta integrale al posto di quella di farina di grano duro può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache, cancro del colon-retto, diabete e obesità. In più, la pasta integrale contiene sostanze nutritive che possono ridurre il rischio di sviluppare il cancro allo stomaco.

Altre alternative gustose da sostituire alla pasta sono gli spaghetti di riso o di soia, il riso, gli spaghetti di zucchine, ma anche i cereali integrali o la pasta di legumi, ricca di proteine.

Per quanto riguarda il riso, invece, il riso venere, il riso rosso e il farro hanno più fibre e più proteine rispetto alla pasta, motivo per cui abbassano l’impatto glicemico e prolungano il senso di sazietàdurante il resto della giornata.

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