Pecchia: “In testa solo il Venezia. Dobbiamo essere un tuttuno coi tifosi”

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L’ultima gara rende il campionato ancora più avvincente, perché a parte le prime due è tutto aperto. Ed è un cantiere, tutto può succedere. Bello e avvincente per chi lo vive da fuori, ma anche chi è protagonista lo vive con l’entusiasmo e l’adrenalina giusta. Abbiamo lavorato bene e tutta la squadra è al completo. Da venerdì sera si parlerà dei playoff e di chi affronteremo, per ora c’è il Venezia: poi ci saranno 6 squadre che si affronteranno per andare in Serie A. Credo che nella partita con il Venezia un risultato solo conterà per entrambe le squadre, una partita bella dove nessuno potrà fare dei calcoli. La partita è bella per aspetti mentali, perché tutte e due dovranno fare la partita e le due squadre vorranno giocare per vincere. Buffon è nel gruppo, tutti a disposizione. Domani abbiamo ancora la rifinitura“.

Così Fabio Pecchia alla vigilia di Parma Venezia.

IL PERCORSO DI 10 MESI, MA ORA METTIAMO QUALCOSA DI PIU’
Un lavoro che parte da lontano, abbiamo fatto il nostro percorso e le nostre cose, con belle cose e altre ricadute. Ci siamo arrivati dopo il frutto di dieci mesi di lavoro, il percorso è nel vivo e non è terminato. Bisogna metterci qualcosa di più e di nuovo. Turnover? Le valutazioni si fanno solo ed esclusivamente in virtù del Venezia e delle condizioni dei giocatori. Bisogna vincere la partita di domani. Eventualmente una strategia diversa che possa prevedere l’ingresso di altri giocatori a gara in corso, quello che succederà dopo lo valuteremo alle ore 23. Affrontiamo una squadra che è in grandissima risalita, ha vissuto una stagione in una posizione di classifica particolare. E in quest’ultimo periodo ha dato una sgasata, un’accelerata con dei numeri e dei valori di alta classifica. Quindi, sarà una partita bella, da volerla giocare e fare con lo spirito giusto, e con la giusta lucidità da interpretare nel modo giusto“.

UN TARDINI PIENO DI ENTUSIASMO?
I tifosi? Avere l’entusiasmo e un ambiente con positività intorno a una squadra così giovane, dove hanno poca esperienza e poco vissuto, questo aiuta. Ma la partita va giocata sul campo con la stessa voglia e la stessa umiltà di fare le partite. La prima sfida è domani ed è anche una sfida con noi stessi. Questo è l’obiettivo più importante. Vincere perché anche questo deve essere alzare un’asticella e poi vedremo nei playoff. Il Tardini, averlo pieno e che il tempo sia d’aiuto, mi piacerebbe vederlo ancora una volta tutt’uno con l’ambiente, squadra e pubblico per affrontare questa partita. La spinta sarà determinante ed è questo clima di partecipazione totale che è bello e mi rende felice. Ma dobbiamo trasportarli noi con la nostra prestazione“.

 

 

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