PMI: l’importanza della riorganizzazione aziendale

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In questi ultimi anni le PMI italiane hanno dovuto affrontare un periodo complicato, caratterizzato da una serie di problematiche legate alla pandemia, al rincaro delle materie prime e dell’energia, alla difficoltà di accesso al credito e del reperimento di personale qualificato.

Le aziende devono anche confrontarsi con dei processi complessi, come la digitalizzazione e la decarbonizzazione: delle sfide che richiedono maggiore innovazione, più risorse e delle competenze adeguate.

In molte realtà che presentano problemi organizzativi, strutturali o economici la priorità dovrebbe essere la riorganizzazione aziendale, un percorso indispensabile per far funzionare l’azienda e concentrare gli sforzi nello sviluppo sostenibile del business. Si tratta di un processo di ristrutturazione del management, dei ruoli e delle strutture di un’impresa, un’attività che implica necessariamente la modifica della mentalità e della cultura aziendale.

Riorganizzare la propria impresa quando persistono dei problemi permette di ridefinire la struttura aziendale, risolvendo le criticità esistenti per essere in grado di proporsi sul mercato in modo più efficiente e competitivo.

Nello specifico, si tratta di eliminare i fattori critici che impediscono il successo dell’azienda, attraverso una nuova organizzazione dell’impresa che consenta di agevolare la crescita del business nel lungo termine.

Come funziona la riorganizzazione di un’azienda

La riorganizzazione aziendale non è un’attività semplice da attuare, per questo motivo è importante rivolgersi a dei consulenti esperti, in grado di creare una strategia efficace e adatta alle esigenze di ogni realtà.

Per esempio, su lexebusiness.it, il sito web dell’omonima società rivolta alle PMI, è possibile trovare un supporto altamente qualificato per riorganizzare la propria impresa, usufruendo di consulenti dall’esperienza pluriennale per ridefinire la propria struttura aziendale e implementare successivamente un efficiente controllo di gestione.

L’attività è specifica per ogni azienda, tuttavia è possibile distinguere alcune fasi del processo di riorganizzazione aziendale. Innanzitutto, è necessaria un’analisi della situazione dell’impresa, individuando e valutando in modo approfondito tutti i fattori che hanno causato la crisi dell’azienda.

Questo processo permette di capire cosa non sta funzionando, per poter eliminare gli elementi che bloccano la crescita e mettono a rischio l’azienda e valorizzare gli aspetti positivi che possono agevolare lo sviluppo del business.

Una volta effettuata un’analisi accurata della situazione aziendale bisogna pianificare una nuova strategia, ossia un piano con il quale ridefinire i ruoli all’interno dell’azienda, stabilire le attività su cui puntare e fissare gli obiettivi della nuova struttura aziendale. In pratica, la strategia deve consentire di raggiungere i risultati che si vogliono ottenere nel breve e nel lungo termine, creando un’organizzazione aziendale con cui conseguire questi obiettivi.

Infine, è necessario stabilire delle scadenze di breve termine per la riorganizzazione dell’impresa, per accelerare questo percorso definendo dei traguardi intermedi da raggiungere prima del completamento dell’intero processo. In questo modo è più facile controllare se la ridefinizione della struttura aziendale sta avvenendo correttamente, oppure se è necessario intervenire per risolvere eventuali criticità e garantire il successo dell’operazione.

Perché riorganizzare la propria azienda?

I motivi che rendono necessario riorganizzare la propria impresa possono essere diversi. Uno di questi è costituito da una situazione di crisi dell’azienda, per esempio quando il business non è più competitivo e la concorrenza sta riducendo la propria quota di mercato.

Spesso, ridefinire la struttura dell’impresa rappresenta la soluzione giusta quando non si è soddisfatti dei margini e dei profitti, soprattutto se questi risultati negativi sono dovuti a una struttura aziendale non efficiente e difficile da gestire.

In altre circostanze si potrebbe optare per la riorganizzazione aziendale in vista di un’acquisizione o di una fusione, ovvero un’operazione straordinaria per il futuro dell’impresa che richiede però la modifica della struttura aziendale.

Questo processo potrebbe essere necessario prima di affrontare un percorso di espansione all’estero, per rendere più efficiente l’organizzazione dell’impresa e puntare all’internazionalizzazione con una struttura più adeguata al nuovo contesto.

Vantaggi e criticità della riorganizzazione aziendale

Se ben eseguita, la riorganizzazione aziendale può offrire numerosi e importanti vantaggi, per esempio favorendo una maggiore efficienza dell’impresa a livello strutturale, economico e organizzativo, oppure aiutando ad aumentare la redditività del business incrementando i ricavi e i profitti.

Si possono anche trovare accordi finanziari migliori, incrementare la competitività dell’azienda e facilitare l’adozione di un controllo di gestione più efficace, in grado di supportare le decisioni dell’imprenditore.

Allo stesso tempo, riorganizzare l’azienda comporta anche delle criticità, soprattutto quando non ci si affida a professionisti esperti e si commettono degli errori. In questi casi è possibile rischiare di creare confusione tra i clienti, arrecare un danno d’immagine all’azienda, compromettere il flusso di cassa o diminuire l’attaccamento e la fiducia dei dipendenti. D’altronde, ogni attività che implica un cambiamento di cultura e mentalità comprende dei rischi, per questo è fondamentale farlo in modo consapevole e corretto.

Attraverso il supporto di esperti specializzati come i consulenti di Lex e Business Advisory è possibile innanzitutto valutare la fattibilità di una riorganizzazione aziendale, per capire se si tratta realmente dell’opzione migliore per risolvere i problemi della propria impresa.

Soltanto in un secondo momento si realizzerà un piano di riorganizzazione ad hoc, per invertire i risultati di mercato e gettare le basi per costruire una struttura aziendale più efficiente e adeguata al contesto di mercato.

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