Laboratori: la sicurezza passa anche per la prevenzione dei rischi

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Un laboratorio dove vengono impiegate sostanze chimiche o potenzialmente infiammabili è un ambiente delicato che va preservato soprattutto per la sicurezza di coloro che vi lavorano.

Si dovrà quindi allestire tenendo conto sia delle necessità pratiche che di quelle legate a una gestione attenta e consapevole. Le procedure che consentono di maneggiare acidi, agenti biologici o elementi diversi a seconda del tipo di laboratorio prevedono l’impiego di dispositivi di protezione individuali, ma anche di contenitori adeguati, come gli armadi di sicurezza.

Come infatti si può leggere anche sul sito di AHSI, azienda specializzata nella vendita di arredi per l’ambito biomedicale, un armadio di sicurezza per laboratorio permette di stoccare in modo ottimale una grande varietà di sostanze: dai prodotti infiammabili a quelli chimici, passando per le bombole, gli acidi e le basi.

Il rischio di incendio nei laboratori: come prevenirlo

Gli armadi di sicurezza risultano indispensabili innanzitutto per la prevenzione del rischio incendio.

In quest’ambito, gli arredi che custodiscono bombole o prodotti comunque a rischio di esplosione devono avere dei livelli riferibili alla tipologia EN 14470, che rende l’ambiente interno parzialmente immune dal calore eccessivo: la temperatura interna delle sostanze, infatti, non dovrà mai superare i 50 gradi.

I migliori modelli si chiudono automaticamente entro alcuni secondi, se li si è lasciati aperti e si innesca un incendio che fa aumentare la temperatura nell’ambiente. Cassetti, ante e prese d’aria bloccano il passaggio di ossigeno e fuoco e proteggono le sostanze o gli oggetti pericolosi all’interno dell’armadio fino a un’ora e mezza.

Il fattore temporale, in effetti, gioca un ruolo davvero importante nella scelta del modello migliore: chi allestisce un laboratorio, infatti, dovrà valutare con attenzione parametri che vanno dall’ampiezza necessaria a contenere tutti gli oggetti e le basi chimiche, alla distanza con la caserma dei vigili del fuoco più vicina: i temporizzatori di alcuni armadi, infatti, li lasciano sigillati per 30 minuti, ma ve ne sono altri che arrivano anche a 90 minuti.

I materiali che tengono lontano il calore sono robusti e constano spesso di strati di pannelli isolanti che hanno garanzia valida anche fino a 5 anni.

Un armadio che mantenga al sicuro tutto ciò che è infiammabile, dunque, con la chiusura automatica, è un supporto fondamentale che non costringerà il personale a doversi avvicinare per richiuderlo, consentendo così l’evacuazione rapida e in totale sicurezza.

Il rischio chimico e biologico: quello che c’è da sapere

Un rischio analogo si può avere sia in caso d’incendio che di fuoriuscita accidentale di sostanze tossiche o biologicamente nocive: ad esempio in presenza di acidi, virus o colonie di batteri su cui si sta facendo ricerca. In questi casi, ci sono severe norme di prevenzione affinché la contaminazione non avvenga e avere un contenitore di sicurezza, anche combinato, è strettamente necessario.

In un unico armadio si possono infatti stoccare, in compartimenti diversi ma sempre a tenuta stagna, sia le sostanze infiammabili che quelle che pongono i presenti a rischio biologico. La prevenzione deve tenere conto di tutti i livelli di imprevisto, inclusi terremoti o altri agenti esterni che possano provocarne la rottura o la fuoriuscita.

Tra gli armadi da laboratorio si possono anche trovare quelli particolarmente adatti a contenere le grandi batterie al litio: queste oltre ad essere soggette al rischio di esplosione, con le alte temperature rilasciano anche sostanze nocive, per cui all’interno dei giusto armadio possono non solo essere messe a ricaricare, ma vengono anche protette dalle alte temperature o dalle scintille accidentali. Ma il rischio proviene anche dall’interno, perché se ricaricate in momenti di assenza del personale, possono innescarsi reazioni chimiche difficili da controllare.

I sistemi di allarme più evoluti vengono connessi direttamente con dispositivi presenti negli armadi e possono allertare il personale anche se non si trova più in laboratorio, inviando messaggi e alert in tempo reale.

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