Risse violenza e cattive frequentazioni: sigilli al Matilde Cafe

0

Il Questore di Parma Massimo Macera ha emanato ieri il provvedimento di sospensione della licenza amministrativa per gestire l’esercizio pubblico denominato  “Matilde caffè’”, per una durata di  15 giorni  dal momento che il locale  è stato recentemente teatro di alcuni recenti episodi di violenza.

Il  19 novembre scorso, alle ore 03.05, equipaggi della Squadra Volante erano intervenuti in Strada del Taglio, nel pubblico esercizio “Matilde Caffè”  per una lite con feriti avvenuta poco prima, nel corso della quale  una ragazza era stata colpita  con una bottiglia piena di birra; la giovane trasportata al Pronto Soccorso  è stata  giudicata guaribile in 21 giorni.
Inoltre il  19 giugno 2022, alle ore 7 circa, due equipaggi della “Squadra Volanti” erano intervenuti al  “Matilde Caffè”, su disposizione  del “113”, per una lite con feriti avvenuta poco prima. Sul posto gli operatori prendevano contatti con i richiedenti l’intervento  i quali riferivano di aver subito prima un’aggressione con un colpo di bottiglia alla testa e poi una rapina dello zaino e dei cellulari ad opera di un nutrito gruppo di avventori.


Le immediate indagini fatte dagli operatori della Squadra Volante permettevano di identificare i presunti autori delle azioni sopra descritte, i quali venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.

Tali episodi di violenza, oltre a destare paura ed apprensione nella popolazione, hanno costituito un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’adozione del provvedimento di sospensione ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., si fonda sull’esigenza di prevenire situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica. La norma in esame ha la finalità di  impedire attraverso la chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e di  prevenire il reiterarsi di tali situazioni.
L’applicazione dell’art. 100 tulps ha una finalità eminentemente cautelare e non sanzionatoria, in quanto volta a prevenire possibili fonti di pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica o per la sicurezza dei cittadini, che sono beni primari, a fronte dei quali deve considerarsi  legittimo e non in contrasto con i valori espressi dalla Convenzione e dalla Costituzione il sacrificio temporaneo di interessi privati.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here