Sanità, un cittadino preoccupato: “Parma da che parte sta?”

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Il volume VIII non può segnare la fine di un racconto dalla trama horror sulla Sanità parmigiana, infatti, molti cittadini chiedono delucidazioni a chiunque conoscano e che lavori nell’azienda dei soprusi, soprattutto chiedono spiegazioni se quanto riportato nei vari volumi dal suo quotidiano riferiti , siano fondati.

Alle risposte *tutte* affermative , lo sgomento lascia spazio al più ampio senso di impotenza e schifo, ebbene sì, schifo che questi vertici aziendali hanno perpetrato per anni.

La cittadinanza chiede, ma da Regione e Sindaco nessuna risposta, nessuna smentita. La cittadinanza chiede, ma la linea è sempre (pre)occupata, forse fino al 25. Sono allibito come cittadino del silenzio che producono coloro che invece dovrebbero fornire garanzie, dovrebbero rassicurare.

Se quello che sanno proporre è questo,le dimissioni di Bonaccini, del fido Donini (la sanità non è materia sua) Guerra, e Fabi rappresenterebbero un gesto di civiltà verso la popolazione.

Un silenzio imbarazzante che serve solo ad aumentare il senso di “disagio” nella popolazione.

Non vi è rispetto per la città da parte delle Istituzioni, non vi è rispetto e tutela per la salute dei cittadini, vi è soltanto la voglia di mettere la polvere e che polvere sotto al tappeto, giungono notizie di continue riunioni in azienda nelle quali la Direzione propone l’improponibile pur di salvare non solo la poltrona, ma tutto l’impianto marcio sul quale si basa il “metodo Parma”, in un Paese civile, il Direttore Generale sarebbe anche solo precauzionalmente sospeso in attesa di verifiche.

Fino a che punto la città è coinvolta? Chi governa Parma da che parte sta?

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