Sanità, l’allarme: “Mancano le risorse e il personale”

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”Manca tutto. Mancano risposte’ più volte invocate,  mancano soprattutto le risorse infermieristiche e socio sanitarie.

Quello che era un modello, la nostra sanità, ora è un incubo, le richieste delle Organizzazioni Sindacali sono giuste e necessarie, mai come ora infatti è importante esprimere il concetto di compattezza verso questa situazione disastrosa.

Gli infermieri ed il personale socio sanitario si sono ampiamente dimostrati flessibili in questi ultimi due anni ed ora stanno pagando il prezzo di scelte scellerate compiute da altri.

Lo scarico delle responsabilità poco interessa,  quello che preme è la preoccupazione che tutto è in bilico, tutto si regge sulla dedizione dei professionisti ad adattarsi nuovamente a richieste di sacrifici in cambio di promesse, qualcuno si domanda come stanno? Se sono esausti?

I Turni sono impossibili e massacranti e sempre meno spazio concedono alla vita quotidiana e non si vedono soluzioni. Le risposte sia livello nazionale (stiamo firmando un CCNL già scaduto) sia livello regionale (ricordate il bonus covid in cambio di ore) e quindi a livello locale non vengono fornite; i candidati alla poltrona di Sindaco di devono interessare alla sanità, riguarda la tutela della salute dei loro concittadini (ed anche elettori).

Non è più possibile proseguire su questa rotta, non è più possibile eludere le risposte, e occorrono certezze, perché i tagli imposti alla sanità ci hanno condotto sin qui. Ora attendiamo risposte , fatti concreti e non silenzi”.

Segreteria provinciale NurSind Parma

All’allarme del Nursind si unisce quello della CISL –Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina la sede CISL di Parma in via Lanfranco, il segretario del comparto sanità di CISL FP Parma Giovanni Oliva, ha espresso nuovamente esprime forte preoccupazione riguardo alla situazione del personale sanitario di AUSL e Azienda Ospedaliero Universitaria:

“La mancanza di tutti i profili professionali – biologi e tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, infermieri, oo.ss e persino gli ausiliari, che solitamente sono figure reperibili dal centro per l’impiego tramite un semplice bando – costringe a “saltare” di continuo i turni di riposo e impone orari straordinari che impattano negativamente sul fondo dei dipendenti: da mesi scriviamo e palesiamo questa situazione, ottenendo risposte quantomeno assurde nelle quali la Regione dichiara di aver sbloccato le assunzioni ma, di fatto, non arriva nessuno”
Oliva considera che, con l’arrivo del periodo delle ferie, uscirà in media il 20% dei lavoratori: “Chi li sostituirà? Lo scenario che si prospetta sarà più lavoro e meno stipendio, davvero fuori dalla realtà. Infatti, l’altra nota dolente è proprio la minor retribuzione perchè I fondi contrattuali dei dipendenti, che noi discutiamo normalmente nelle trattative aziendali, sono in grosse difficoltà e rischiamo di dover fare scelte difficili alle quali non vogliamo assolutamente arrivare. Parliamo di una sanità – sottolinea – dove da oltre due anni chi ci lavora è sotto pressione per la pandemia, si difende con “tute da palombaro” e rischia ogni giorno di ammalarsi: dopo gli elogi, gli infermieri eroi e tutto il resto, ecco che arrivano I tagli agli stipendi. Troppo grave questa situazione.”
Il responsabile provinciale Fp Cisl Parma rimarca anche la condizone psicologica dei professionisti: “In questi giorni di fa fatica a sostenere il morale delle persone, soggette a riorganizzazioni continue e cambi di programma in corso d’opera. Tutti gli operatori, idistintamente, hanno dimostrato fortissimo senso di responsabilità in una fase davvero complicata da gestire, e la stessa responsabilità oggi la chiediamo a voce alta a chi amministra la Regione perchè crediamo che in ambito sanitario rientrare nei bilanci non deve significare tagliare il personale. Ci chiediamo come questa Regione e le Aziende intendano affrontare quella che dovrebbe essere la nuova sanità, con le case di comunità, l’infermiere di famiglia e tutto il resto. Con quali risorse?”

La CISL FP sta valutando attentamente le azioni da mettere in campo: “Il tutto con senso di respondabilità ma con fermezza – conclude Oliva – la nostra azione dipende dalle risposte che avremo, se le avvremo, nei prossimi giorni e dovranno essere risposte vere, non maifestazioni d’intenti. A noi servono fatti concreti e non parole al vento per apparire meglio di quanto si stia realmente dimostrando

 

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