Andrea Bui su maxi sequestro di oggi: “la logistica rimane un settore problematico“

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Andrea Bui, candidato di Potere al Popolo*Rc+Pci sulla notizia di oggi del maxi sequestro della Procura di Parma per reati fiscali a carico della Number One:

“Spesso ci siamo espressi sulla necessità di una trasformazione radicale del modo in cui pensiamo la logistica: pensiamo non solo ai problemi connessi all’impatto ambientale, ma anche all’irregolarità diffusa (il 71,84% delle imprese) e alle condizioni di lavoro pessime in tutto l’ambito.

Ora siamo di fronte all’ennesimo gravissimo episodio giudiziario che colpisce un colosso del settore.

Stavolta siamo proprio a Parma e coinvolta è una delle maggiori aziende nel campo: la Number One.

Le accuse verso la società parmigiana sono gravissime e insistono, purtroppo, proprio su questi aspetti.

Le indagini, infatti, sono scaturite da due infortuni sul lavoro avvenuti a Parma nei magazzini di movimentazione delle merci.

Tra i reati contestati, oltre a diverse violazioni alla normativa antinfortunistica e lesioni personali colpose per gli infortuni, ci sono l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni (per la cifra record di 164 milioni) e di omessa dichiarazione di Iva e altre imposte per quasi 42 milioni.

La Guardia di Finanza, quindi, ha eseguito «un decreto di sequestro preventivo (emesso dal GIP del tribunale di Parma, su richiesta della Procura) che ha “congelato” la totalità delle quote del capitale sociale di cinque imprese (la capogruppo e quattro satelliti) tra cui tre cooperative di produzione e lavoro.

Consociate” che, in base a quanto emerso dalle indagini, avrebbero goduto del regime fiscale agevolato spettante alle realtà mutualistiche, sebbene non ne possedessero di fatto i requisiti».

Questa non è certo la sede per fare processi, ma la logistica rimane un settore problematico, per usare un eufemismo, ben al di là delle vicende giudiziarie: è qui che emergono più chiaramente che altrove tutte le contraddizioni e la brutalità del nostro modello economico, fatto di prevaricazione e competizione insostenibile.

E invece a Parma c’è qualcuno che continua a puntare proprio sulla logistica come motore dello sviluppo della città” conclude Bui.

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