Home Parma Calcio Iachini: “Stiamo facendo il nostro percorso, ci mancano punti”

Iachini: “Stiamo facendo il nostro percorso, ci mancano punti”

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Alla vigilia di Parma-Alessandria, gara valida per la giornata numero 37 del campionato di Serie BKT, l’allenatore Beppe Iachini ha parlato in videoconferenza con i giornalisti dal Centro Tecnico di Collecchio.

“Buffon lunedì ha avuto un riacutizzarsi del problema sul finire dell’ultima gara non sarà dei nostri nelle ultime due partite. Portiamo con noi Osorio che ha avuto problema alla schiena. Tutino, Brunetta e Coulibaly avevano accusato problemi influenzati e saranno convocati; Danilo aveva preso un pestone in gara e non si è potuto allenare. Continuiamo a vedere la squadra nella crescita che deve avere, abbiamo costruito tanto ma non siamo stati bravi a concretizzare e questo ha fatto sì che ci mancassero punti. Ci tenevamo a fare un finale di un certo tipo ma ci sono state problematiche, abbiamo vissuto cinque mesi di lavoro insieme e queste gare saranno motivo di ulteriore valutazione. Molti ragazzi hanno dimostrato di sapersi disimpegnare sul campo. In un’annata dove tante cose non sono andate per il verso giusto sono convinto che la squadra stia facendo il suo percorso, certo dobbiamo migliorare; valuteremo con la società cosa fare per crescere ancora questo gruppo”.

“Non siamo andati a playoff per le tante e inaspettate problematiche che non ci hanno dato la possibilità di dare continuità  nell’avere una stessa formazione ogni gara; ma la squadra si è impegnata, ha lottato ed è sempre stata dentro la partita, ci siamo giocati le gare a Monza, a Pisa, con il Lecce, c’è rammarico perché siamo stati sempre in gara in maniera giusta ma non siamo stati bravi e fortunati a mettere le gare sui giusti binari. I ragazzi sono cresciuti tutti, dopo gennaio il vestito costruito su di loro è stato forzato a rincorrere: Vazquez trequartista ci ha dato un buon profitto perché ha battuto il suo record di gol in B, lo abbiamo schierato assieme a Man esterno e a Bernabé in mezzo: cose fatte per forzare ancora di più alcune situazioni. Siamo partiti con il 4-3-1-2, poi siamo passati al 3-5-2 che sembrava un modulo che ci dava quadratura, poi abbiamo perso giocatori come Inglese e Schiattarella, abbiamo preso Cassata ma si è fermato subito, così abbiamo scelto un vestito tattico che ha dato a livello qualitativo una buona impressione, ma ci è mancato l’essere più concreti”.

“Le voci sul mio futuro? Se si pensa che Iachini possa sempre ottenere una promozione in quattro mesi e mezzo, si è sbagliata parrocchia. Ho vinto quattro campionati, ho fatto 10 anni di Serie A, ho il mio percorso di lavoro, non ho le bacchette magiche, se si vuole fare un certo tipo di lavoro si farà. Le voci fanno parte del nostro lavoro, se non saremo d’accordo su alcuni aspetti succede, fa parte del lavoro. Ho una carriera alle spalle, certe cose mi scivolano addosso. Ci tengo a dare una mano a questa società: mi sono legato anche per le problematiche che abbiamo vissuto, ci tengo a fare bene qui”.

“Nelle ultime tre gare abbiamo avuto le nostre occasioni. Siamo arrabbiati, dispiaciuti, ma non ho visto una squadra che non si è impegnata.Non siamo stati così bravi in qualche episodio in difesa e in avanti per mettere la partita sui giusti binari, mea culpa, guardiamo avanti. Oosterwolde e Zagaritis stanno facendo il loro percorso, Jayden ha dimostrato a Perugia di poter dare una mano e ci sarà modo valutare la sua crescita come quella di altri”.

“Le mie squalifiche per proteste? A volte vedevo di dover partecipare coi ragazzi, di tenerli su.C’è stata qualche protesta, siamo una squadra tecnica che predilige giocare a calcio e dentro la gara magari ci veniva dato giallo al primo fallo mentre agli avversari venivano concessi più falli su giocatori di qualità e qualche volta li abbiamo anche persi per questo. Ho fatto sentire alla squadra il fatto di non abbassare la testa, non mollare, il crederci sempre per arrivare il più in alto possibile per ricercare sempre la vittoria in casa e fuori, per fare quel qualcosa in più anche a costo di rischiare. Abbiamo ricercato sempre un calcio propositivo. Qualche volta in un certo momento della stagione avevo trovato la squadra impaurita, ho cercato di dare una spinta a livello emotivo. Mettendo una punta in meno magari avremmo mandato un messaggio di timidezza, dovendo rincorrere dovevo trasmettere un messaggio diverso”.

“Il gioco dal basso con il portiere? Mi è capitato di subentrare in situazioni di classifica difficile, ci sono momenti in cui certe cose si possono fare e la maglia pesa un po’ meno, c’è meno pressione sul giocatore, in altri momenti certe cose è meglio non farle. Il portiere è un ruolo atipico, come il centravanti. In questi due ruoli, se non si allenano per tanto tempo come Buffon o giocano poco diventa una questione psicologica: l’errore capita, ma la valutazione riguarda anche la predisposizione a giocare con la linea difensiva in partita; la concentrazione è determinata sul lungo periodo, giocando tanto”.

L’impressione che ho è che rispetto alle prime prestazioni i ragazzi hanno avuto una crescita importante, questo lascia ben sperare di avere un gruppo sul quale fare affidamento in futuro. I tanti infortuni? Ne parlerò con la società, per cercare di migliorare anche questo aspetto, perché può incidere. So da cosa dipende, parleremo con la società, ho le idee chiare”.

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