Home Parma Calcio Iachini: “Maledetta sosta. Ci vorrà personalità in uno stadio difficile”

Iachini: “Maledetta sosta. Ci vorrà personalità in uno stadio difficile”

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Prima dell’allenamento e della partenza per Cosenza, dove sabato il Parma scende in campo alle ore 14:00 per la 32° giornata di campionato, l’allenatore Beppe Iachini ha incontrato la stampa in videoconferenza.

“Con i ragazzi rimasti in questa pausa abbiamo continuato a lavorare, i convocati in nazionale li abbiamo seguiti restando in contatto con loro, sono rientrati ieri: nell’allenamento di oggi valuteremo come stanno. Mi sembra di capire che qualcuno abbia subìto qualche contusione, verificheremo oggi. Non sono cose gravi, ma sono da verificare“.

“Gli assenti? Buffon, secondo i controlli, ancora non ha riassorbito del tutto l’edema al polpaccio, aspettiamo ancora qualche giorno e poi verifichiamo. Valenti potrebbe rientrare tra i convocati, vediamo nell’allenamento di oggi. Lo avevamo, essendo assente già da tempo, mandato a giocare con la Primavera per riprendere confidenza col campo. Cobbaut è squalificato”.

Sits e Benedyczak hanno preso qualche contusione alla caviglia, vedremo oggi. Per il resto si sono allenati tutti. Pandev ha avuto subito un problema ed è rientrato da poco, ha avuto margini non altissimi per potersi allenare, ma in queste due settimane si è allenato bene. Lo stesso Simy. Ci auguriamo che entrambi siano migliorati ancora. Che possano entrare e a volte non essere così determinanti ci può stare, fa parte del percorso di ogni partita; un percorso che la squadra sta facendo nella maniera giusta, con mentalità, atteggiamento, organizzazione: su questo indirizzo dobbiamo andare avanti, giocarci tutte le partite fino alla fine. Avevamo già avuto una serie positiva di gare prima di Cremonese e Ternana, poi abbiamo avuto un’altra serie positiva di 7 gare. Quasi quasi la sosta non ci voleva perché la squadra aveva preso un percorso giusto, ho chiesto ai ragazzi di restare sul pezzo e affrontare il rush finale nella maniera opportuna e giocarci ogni gara al meglio, rispettando gli avversari e allo stesso tempo andando a fare più punti possibili”.

“In questo percorso abbiamo affrontato diverse squadre, da chi giocava per la salvezza battendo Pordenone, Spal e Vicenza e giocato contro squadre ai vertici come Pisa, Monza, Lecce per fare qualche nome. Anche nei pareggi siamo stati più vicini alla vittoria, creando e sbagliando tanto in fase conclusiva e offrendo pochissimo ai nostri avversari. Vuol dire che la squadra è cresciuta e anche io dopo due settimane di sosta sono curioso, avendo battuto il ferro sulla concentrazione, di poter vedere la squadra che abbiamo lasciato con ancora più attenzione sul particolare e sull’andare a chiudere le partite. Questo è ciò che mi aspetto di più da questo finale, per il gioco che esprimiamo dobbiamo alzare il livello realizzativo, creiamo tantissimo ma negli episodi decisivi non abbiamo chiuso. Andiamo in un ambiente caldo come quello di Cosenza, da quando hanno cambiato allenatore risultano più quadrati, hanno messo in difficoltà il Lecce, a Reggio Calabria meritavano ben altro risultato, si stanno giocando chance importanti come noi, dobbiamo affrontarli con attenzione e rispetto per le loro qualità. Mi auspico di vedere la squadra degli ultimi due mesi, con piglio, organizzazione e mentalità visti in campo, anche se con alterne fortune non sempre abbiamo portato a casa il risultato pieno”.

Tutti possono giocare insieme in attacco, a seconda dell’indirizzo della gara. Fino ad oggi abbiamo fatto valutazioni limitate per le indisponibilità, solo questo è stato il limite per vederli in campo anche a coppie mischiate, sia con due punte strutturate o una strutturata accanto a una più veloce”.

“Dobbiamo essere pronti, se vogliamo prendere un certo tipo di mentalità che la squadra ha già comunque messo in campo: il gruppo ha capito cos’è la categoria, con intensità e nell’essere bravi nelle due fasi, in casa e fuori. Il tutto rispettando il Cosenza, in un ambiente caldo: ci vorrà anche personalità per affrontare la gara“.

“I giovani? Si tocca un tasto a me caro, sono stato anche io il prodotto di un settore giovanile. Non sto qui a fare il tifo per un giocatore o un altro, e non sto qui a parlare di un giovane italiano o straniero, per me sono tutti uguali. Detto questo, se parliamo della Nazionale italiana il problema del fare gol c’è stato anche agli Europei, per tre volte siamo andati ai rigori. Stavolta è andata al contrario, due rigori li abbiamo sbagliati, abbiamo tirato in porta tante volte e gli avversari al primo tiro hanno segnato. Ma questo è il calcio. Ci deve essere un discorso più profondo, come quando si parla di tattica individuale, tanti Settori Giovanili lavorano sulla linea o sulla zona, poi dentro la gara ci sono errori di tattica individuale che ti fanno vincere o perdere. Dai Settori Giovanili arriva dunque l’input di lavorare in una certa maniera per sfornare giovani talenti pronti sulla tattica individuale e utili alla Nazionale. C’è un altro aspetto da valutare. Non capisco certi regolamenti. Se una squadra va a prendere uno straniero può non mettere sul piatto le fideiussioni, al contrario di quel che accade se prende un italiano. Chiaro che una società si sposta all’estero. Negli anni passati è capitato di vedere transitare stranieri che non erano quei campioni che ci si aspettava fossero, penalizzando così i giovani italiani. Poi magari negli anni ci si lamenta, ma ciò che raccogliamo è un processo che parte da circa 20 anni fa. Se nei Settori Giovanili chiediamo di giocare a due o tre tocchi tarpiamo le ali al talento, questo è un altro aspetto, oppure mascheriamo gli errori di tattica individuale con la zona. Se io formo il giocatore sulla tattica individuale potrà giocare in qualsiasi modulo e sarà forte in entrambe le fasi e nell’uno contro uno. Sono molti i discorsi che si possono fare, a livello di lavoro e di regolamenti. Niente è un caso, abbiamo vinto i mondiali con giocatori di qualità in attacco, non che quelli di oggi non lo siano ma vanno supportati da altre caratteristiche che nascono da noi, dal nostro modo di pensare il calcio e dai Settori Giovanili, da come ci si lavora sopra, dal coraggio nel fare giocare i giovani”.

“Qui con i giovani non abbiamo mai avuto problemi a farli giocare, quando Circati ha esordito molti si sono chiesti se fossi matto per mettere un ragazzino che nessuno conosceva. Faccio amichevoli con il Settore Giovanile in settimana, ho visto qualche ragazzo e l’ho aggregato, come Circati. Verificheremo di volta in volta la gara e il percorso di lavoro, sui giovani si lavora: Circati ha margini di miglioramento, ha già capito quello che io voglio ma ancora commette degli errori in alcune situazioni e bisogna lavorarci sopra, come tutti i giovani. Ogni giocatore della rosa per me è fondamentale, dai ragazzini ai più vecchi. Voglio che la società abbia un capitale di giocatori cresciuto sotto tutti gli aspetti. Vale per tutti, da Camara a Sits a Man, Benedyczak abbiamo continuato a valorizzarlo, Bernabè da trequartista sta giocando davanti alla difesa; vale anche per Delprato e Cobbaut che stanno crescendo“.

I convocati- Al termine dell’allenamento di rifinitura di oggi, Mister Giuseppe Iachini ha convocato per la gara contro il Cosenza, in programma domani alle ore 14:00 allo Stadio Marulla di Cosenza e valida per la 32a giornata del campionato di Serie BKT 2021/22 i seguenti 24 calciatori:

Portieri: Piga, Rossi, Turk.
Difensori: Balogh, Circati, Coulibaly, Danilo, Delprato, Oosterwolde, Rispoli, Valenti.
Centrocampisti: Bernabè, Brunetta, Camara, Juric, Sohm, Vazquez.
Attaccanti: Benedyczak, Bonny, Correia, Man, Pandev, Simy, Tutino.

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