“Non c’è pace per i ristoratori già soggetti alle limitazioni di ordinanze e Dpcm e vittime dei continui cambi di rotta governativi. Pochi giorni fa il Governo, rispondendo a una interrogazione della Lega in Commissione Finanze, riconosceva la legittimità della nostra proposta di riduzione dell’Iva dal 22% al 10% anche per il cibo da asporto equiparando l’aliquota a quella del servizio al tavolo.
Ora l’Agenzia delle Entrate lo smentisce.
Per fugare ogni dubbio, la maggioranza avrebbe potuto approvare al Senato l’emendamento della Lega al decreto Ristori, che metteva nero su bianco questa riduzione, oppure inserire una norma nella legge di Bilancio che andasse in questa direzione.
Non ha voluto fare né l’una né l’altra cosa. A conferma che il governo Pd-5S-Renzi è allo sbando più totale.
Presenteremo un Ordine del giorno al decreto Ristori, ora all’esame dell’Aula di Montecitorio, per sollecitare il Governo ad intervenire e chiarire la questione una volta per tutte, ma anche perché non vengano elevate sanzioni per comportamenti pregressi. La nostra ristorazione è un’eccellenza e un settore che produce ricchezza e garantisce lavoro, non può diventare la vittima sacrificale di un governo indeciso su tutto”.
Così Laura Cavandoli deputata parmigiana della Lega, componente della commissione Finanze della Camera.
