Covid, Meschi: “Alto rischio di una terza ondata, servono responsabilità e pazienza”

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Sono 140 i pazienti covid positivi ricoverati al Padiglione Barbieri dell’Ospedale Maggiore di Parma; 35 i pazienti negativizzati che necessitano ancora di cure mediche, per un totale di 175 ricoveri, con un leggero decremento rispetto ai 193 di lunedì scorso. La gravità dei malati è variabile, si va da casi più lievi a casi con ampio interessamento polmonare. I pazienti vengono presi in carico da un’équipe multidisciplinare che stabilisce il fabbisogno di ossigeno, la terapia e il miglior setting assistenziale.

Questa la panoramica sul fronte covid all’Ospedale di Parma tracciata lunedì 14 dicembre dalla prof.ssa Tiziana Meschi, responsabile del Covid Hospital, poco dopo la visita in reparto. “Non abbassiamo la guardia e teniamo alta l’attenzione – precisa Meschi. Facciamolo per noi stessi e per i nostri cari. Evitiamo gli assembramenti, manteniamo le distanze, usiamo la mascherina e igienizziamoci spesso le mani.

Temo la terza ondata, ma sono convinta che molto dipenderà dai nostri comportamenti, tanto più saremo ligi, tanto più il contagio si potrà disinnescare. E i nostri comportamenti saranno essenziali anche quando arriveranno i vaccini. Non butteremo le mascherine”. “Da un evento epocale di questo genere – conclude Meschi – se ne esce solo insieme, se c’è interesse verso il prossimo. Proprio il senso di responsabilità sarebbe il regalo più bello che possiamo mettere sotto l’albero”.

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