Pontremolese – Svolta per il raddoppio, in arrivo 78 milioni per il tratto Parma – Vicofertile

Con l’emendamento al decreto rilancio si aggiungono altri 78 milioni per completare il tratto ferroviario

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n passo in avanti verso il completamento del raddoppio della ferrovia Pontremolese con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Rilancio, che consente lo stanziamento di ulteriori 78 milioni di euro ed il completamento del tratto tra Parma e Vicofertile. 

Nuovi fondi, che vanno ad aggiungersi ai precedenti 92 milioni stanziati dall’attuale Governo. Complessivamente la cifra destinata alla Pontremolese, dopo il lavoro della Commissione Bilancio, ammonta a 170 milioni e rende queste risorse disponibili già a partire dal 2020 (5 milioni), programmandone l’erogazione certa fino al 2032: 16 milioni all’anno dal 2021 al 2025, 14 milioni nel 2026, 20 milioni nel 2027, 17 milioni nel 2028, 14 milioni nel 2029,10 milioni nel 2030, 7 milioni nel 2031 e 3 milioni nel 2032. La disponibilità economica finanzierà integralmente i lavori del lotto Parma-Vicofertile e RFI avrà altri 20 milioni per interventi di potenziamento delle stazioni lungo la tratta, al fine di consentire il passaggio di convogli più lunghi. “Sono risorse fondamentali che serviranno a garantire in tempi più rapidi il raddoppio di un asse ferroviario importantissimo per la Liguria, per il trasporto merci e per gli spostamenti quotidiani dei pendolari” – . Commentano il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi e il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi. “Sono queste le opere che servono davvero per rimettere in moto il Paese e garantire a tutti i cittadini trasporti efficienti e funzionali”.

Il tracciato delle ferrovia Pontremolese lungo 112 km è a doppio binario per 55. Restano da progettare e da finanziare le tratte Vicofertile-Osteriazza ( Fornovo) di 18 km, Berceto–Pontremoli ( nuova galleria di valico ) di 21 km e la Pontremoli – Chiesaccia (Villafranca) di 15,5 km. Questa ferrovia rappresenta un pezzo potenziale del corridoio Tirreno-Brennero (Tibre) che dovrebbe connettere persone e merci dal centro-nord dell’Europa alle vie marittime del Tirreno. Su questa via il porto della Spezia rappresenta uno dei più importanti punti di arrivo delle merci in container e il principale porto per l’utilizzo del trasporto su ferro. Ma sono 130 le opere e gli interventi inseriti in “Italia veloce”, il piano di investimenti per il rilancio dell’economia che affianca il Dl Semplificazioni. Si va dai porti alle direttrici ferroviarie (come il nodo di Genova, il Terzo Valico di Giovi, la Pontremolese e la Palermo-Catania-Messina) fino agli aeroporti, alle città metropolitane e alle strade e autostrade (come la Pedemontana lombarda, il potenziamento a 4 corsie della Salaria, la Salerno-Potenza-Bari).

Soddisfatto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti (LEGGI), ma la Lega non ci sta (LEGGI).

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