Bonus Spesa, retromarcia dell’amministrazione: “A Parma nessuno viene lasciato indietro”

0
Non servirà dichiararsi antifascisti per accedere ai bonus spesa, aiuti del governo in questa fase di crisi economica dovuta alla pandemia da Coronavirus. La postilla è stata inserita per errore: a Parma resta in vigore il bollino antifascista (e il fascismo resta vietato dalla costituzione per tutta Italia, quindi sacrosanto ribadirlo in una città storicamente avversa al regime), ma la città, fieramente generosa e accogliente con tutti, cercherà di aiutare chiunque ne abbia necessità e diritto. A prescindere da credo, ideologie e scelte di vita. Lo ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti su Facebook.  

“In merito ai BONUS SPESA,

è stato ERRONEAMENTE inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi. In questa parte c’è scritto che se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà così.

Ma NON vale per i bonus spesa, si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza.

NON sarebbe stato comunque vero che i bonus spesa vengono negati a chi non si affermi antifascista: il Primato Nazionale e la signora Meloni sono notori dispensatori di bufale (l’ultima di Meloni l’abbiamo vista girare la settimana scorsa, quel servizio del tg3 sull’origine del virus, ovviamente una bufala).

Parmigiani, chi ha bisogno chieda di accedere ai bonus spesa: a Parma NESSUNO viene lasciato indietro.

Chiudo: ai seguaci del Primato Nazionale e della signora Meloni che da ieri mi scrivono “DEVI MORIRE” “infame” “merda” “schifoso” “w il duce” “w i camerati” “verme” “bastardo” e altre bestialità: se foste di Parma e aveste bisogno di accedere al servizio, accedereste nonostante tutto il vostro odio represso contro l’altro. Parma è fatta così”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here