C’è tempo fino al 15 marzo per presentare la domanda per partecipare al bando di concorso pubblico per esami e titoli per l’assegnazione, a titolo oneroso, di nuove licenze per l’esercizio del servizio Taxi.
Il bando è stato pubblicato, a cura della Struttura Operativa Regolamentazione Attività Economiche del Comune di Parma, sul sito del Comune al seguente link.
Le 12 nuove licenze sono a titolo oneroso, cioè prevedono il pagamento di un corrispettivo, da parte dei partecipanti, che ammonta a 130 mila euro per 2 licenze per veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità (in questo senso sono state accolte le istanze espresse all’Assessorato al Welfare, da parte dell’Associazione Anmic, principale associazione del territorio che si occupa di tutela e rappresentanza delle persone con disabilità), e 160 mila euro per le altre, anche in questo caso i nuovi taxi dovranno, comunque, rispettare gli standard minimi di legge per quanto attiene il loro utilizzo da parte di persone disabili. Il rilascio delle nuove licenze tiene anche conto della tipologia di alimentazione dei veicoli che devono essere a basso impatto ambientale, prediligendo quelli elettrici o dotati di doppia alimentazione benzina – elettrico, gasolio – elettrico, gpl – elettrico, metano – elettrico o benzina – idrogeno.
Per partecipare al bando sono previsti alcuni requisiti, fra questi, quello di essere cittadini italiani, dell’Unione Europea o di Paesi che riconoscono ai cittadini italiani il diritto di prestare attività per servizi analoghi; essere in regola con la normativa vigente in tema di obbligo scolastico; essere fisicamente idoneo al servizio; essere iscritto al ruolo dei conducenti; non essere titolare di altra licenza taxi o autorizzazione NCC rilasciata dal Comune di Parma o da altro Comune; non aver trasferito una precedente licenza o autorizzazione nei 5 anni precedenti; non essere incorso in condanne o pene che comportino l’interdizione dai pubblici uffici; non aver riportato una o più condanne definitive alla reclusione in misura superiore complessivamente, ai due anni per delitti non colposi; non avere riportato una condanna definitiva a pena detentiva per delitti contro il patrimonio, la fede pubblica, l’ordine pubblico, l’industria e il commercio; l’essere stato dichiarato fallito senza che sia intervenuta cessazione dello stato di fallimento a norma di legge. Oppure l’essere incorso, nel quinquennio precedente la domanda, in provvedimenti di revoca o decadenza di precedente licenza o autorizzazione, sia da parte del Comune di Parma che da parte di altri Comuni. Non è, inoltre, consentito svolgere altre attività lavorative, in modo da compromettere la regolarità e la sicurezza dell’attività di taxista.